Milano-Cortina 2026
La guida ai luoghi dei Giochi invernali in Italia

Ottobre 2025
Il conto alla rovescia è partito: dal 6 al 22 febbraio 2026 lo stadio di San Siro a Milano si accenderà di luci ed emozioni in occasione delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 con la cerimonia di apertura che avverrà il 6 febbraio. Da quel momento, e per oltre due settimane, cui seguiranno i Giochi Paralimpici dal 6 al 15 marzo, gli occhi del mondo saranno puntati sull’Italia.
A vent’anni da Torino 2006 e settant’anni esatti dalla storica edizione di Cortina 1956, la fiamma olimpica torna a brillare nel Belpaese. E questa edizione promette di essere davvero speciale, perché sarà la prima “diffusa”: due città capofila, Milano e Cortina d’Ampezzo, unite al sostegno di Lombardia, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano, comporranno un mosaico straordinario di sport e territori, con le competizioni distribuite su oltre 22.000 chilometri quadrati.
I numeri danno la misura di quanto ci aspetta: 16 discipline olimpiche, 6 paralimpiche, oltre 3.500 atleti da 90 Paesi e 195 medaglie da assegnare! Milano Cortina 2026 sarà un evento capace di fondere competizione e bellezza, performance sportive e identità culturale. Palpabile è lo spirito dei Giochi: adrenalina e spettacolo, certo, ma anche cultura, paesaggi mozzafiato e un’Italia tutta da vivere.
Le gare delle Olimpiadi invernali si svolgeranno tra 3 regioni

Lombardia nelle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026
La Lombardia, con i suoi oltre dieci milioni di abitanti e più di 1.500 comuni, è una regione che racchiude mondi diversi: dalle vette alpine al silenzio della Pianura Padana, dai laghi romantici come Como, Garda e Maggiore ai paesaggi agricoli che custodiscono tradizioni secolari. È qui che l’anima dei Giochi Olimpici Invernali 2026 troverà alcune delle sue tappe più iconiche.
- Milano, capitale della moda e della finanza ma anche scrigno d’arte, sarà il fulcro urbano: ospiterà la cerimonia di apertura a San Siro e le grandi competizioni indoor.
- Bormio, circondata da scenari mozzafiato, metterà in scena le gare maschili di sci alpino sulla leggendaria Stelvio.
- Livigno, il “Piccolo Tibet” delle Alpi, sarà il regno di snowboard e freestyle, con strutture pensate per lasciare un’eredità duratura.
La Lombardia si prepara così a raccontarsi al mondo come cornice sportiva e come terra di contrasti armoniosi, capace di unire cultura e innovazione, tradizione e spettacolo.
Milano, fulcro urbano dei Giochi
Città in equilibrio tra storia e modernità, capitale della moda e del design ma anche centro nevralgico della finanza e della cultura, Milano è lo scenario incarna il cuore urbano delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, dove prenderanno vita alcuni dei momenti più emozionanti dei Giochi invernali, ospitati in luoghi-simbolo che da decenni raccontano sport, spettacolo e trasformazioni urbane.
Il viaggio inizia da San Siro, lo stadio più grande d’Italia e uno dei più longevi ancora in attività, inaugurato nel 1926 con un derby amichevole che terminò 6 a 3 per l’Inter, è oggi il quinto impianto più antico del Paese tra quelli ancora in funzione! Il 6 febbraio 2026 sarà protagonista assoluto della Cerimonia di Apertura: e per Milano sarà un doppio compleanno: la città al centro della scena internazionale e lo stadio che festeggia i suoi primi cento anni. Chi vorrà potrà visitare anche il Museo di San Siro, recentemente rinnovato, e attraversare i corridoi che hanno visto passare i campioni di Milan, Inter e della Nazionale: un’esperienza che lega la memoria del calcio alla nuova storia olimpica.
Dal mito alla modernità, la scena si sposta al quartiere di Santa Giulia, dove sta nascendo l’Arena Milano – PalaItalia. Con i suoi 16mila posti e un tetto rivestito di pannelli fotovoltaici, sarà uno dei palazzetti più innovativi d’Europa e ospiterà il torneo maschile di hockey, le finali femminili e il para ice hockey.
Lo sport su ghiaccio troverà spazio anche all’Unipol Forum di Assago, già icona dell’intrattenimento italiano: qui andranno in scena pattinaggio di figura e short track, in un’arena che da anni accoglie campioni e grandi concerti.
Infine, la trasformazione di Fieramilano a Rho-Pero in Milano Ice Park e il nuovo Villaggio Olimpico a Porta Romana racconteranno la capacità della città di reinventarsi: padiglioni fieristici convertiti in piste di velocità e campi da hockey, un ex scalo ferroviario trasformato in quartiere residenziale verde. Due eredità destinate a restare ben oltre le Olimpiadi.
Cosa fare a Milano durante le Olimpiadi
Milano va assaporata poco a poco, perché ogni quartiere ha un carattere diverso e offre sempre nuove scoperte. Nei momenti di pausa dalle gare ti aspettano esperienze che spaziano dall’arte allo shopping, dalla cucina al semplice piacere di passeggiare tra vie storiche e quartieri moderni; allo stesso tempo, la città sa adattarsi a chi la vive: è perfetta per le famiglie con bambini grazie ai parchi e ai musei interattivi, romantica se visitata in coppia tra Navigli e terrazze panoramiche, stimolante per chi ama l’arte e la cultura, accogliente per chi cerca solo un po’ di relax.
Per conoscere alcuni dei suoi luoghi caratteristici, il percorso ideale potrebbe iniziare lungo i Navigli, dove i canali progettati da Leonardo da Vinci ancora disegnano riflessi d’acqua e atmosfere bohémien.
Da qui, basta un salto in metropolitana per ritrovarsi davanti al Duomo, la cattedrale gotica che da secoli veglia su Milano. Guglie sottili, pinnacoli decorati e vetrate che al tramonto si tingono di luce: più ti avvicini, più i dettagli sorprendono. In cima, la Madonnina dorata brilla come un faro, simbolo della città e custode silenziosa dei milanesi. Imperdibile la visita alle terrazze, dove Milano si apre in tutta la sua varietà: i tetti antichi, le geometrie moderne di CityLife e Porta Nuova, e, nelle giornate limpide, la linea delle Alpi che spunta all’orizzonte.
Se ami l’arte, poco distante, l’ottocentesca Galleria Vittorio Emanuele II unisce lo splendore dell’architettura con l’eleganza dello shopping dove, tra mosaici e vetrate scintillanti, puoi fermarti per un caffè in una pasticceria storica e immaginare la vita mondana che qui scorre da oltre un secolo. Nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, ancora, ti aspetta il Cenacolo Vinciano, con l’Ultima Cena di Leonardo: un incontro raro e intenso, che va prenotato con largo anticipo. Se ami l’arte troverai un’altra gemma nella Pinacoteca di Brera, dove le tele di Caravaggio, Raffaello e Mantegna dialogano con il fascino del quartiere circostante, fatto di vie acciottolate, gallerie d’arte e atmosfere bohémien. E se il teatro ti emoziona, la Scala è una tappa obbligata: che tu scelga un’opera o una visita al museo, ogni sala racconta secoli di musica e talento.
Accanto a questo volto monumentale, Milano mostra la sua anima più contemporanea. Nel quartiere di Porta Nuova, piazza Gae Aulenti e il Bosco Verticale sono diventati simboli della città che guarda al futuro!
Quando serve una pausa dal ritmo cittadino, il Parco Sempione è il rifugio perfetto: prati, giochi per bambini e viali alberati che conducono fino all’Arco della Pace. Poco più in là si apre il Castello Sforzesco, con i suoi cortili rinascimentali e collezioni d’arte, dove è custodita la Pietà Rondanini di Michelangelo, testimonianza toccante e incompiuta di un genio che non smette mai di affascinare.
Milano è anche capitale dello shopping: il Quadrilatero della Moda richiama gli appassionati di alta sartoria e grandi maison, mentre Corso Vittorio Emanuele II e i quartieri più trendy come Brera e Porta Nuova offrono spunti più contemporanei, tra concept store e gallerie di design.
Dopo aver esplorato musei, boutique e quartieri, arriva il momento di sedersi a tavola: a Milano il palato è protagonista tanto quanto l’arte. Il risotto allo zafferano, cremoso e profumato, porta con sé il calore delle cucine di un tempo, mentre la cotoletta alla milanese, servita spesso con l’osso “alla vecchia maniera”, è un rito che profuma di domeniche in famiglia: gustali in una trattoria di quartiere o reinterpretati nei ristoranti stellati della città per assaporare la doppia anima di Milano, che contiene il semplice e il raffinato da un lato, e il tradizionale e il contemporaneo dall’altro.
Per vivere al meglio queste giornate, prepara la valigia con intelligenza: l’inverno milanese sa essere capriccioso, con freddo umido, nebbia e piogge improvvise. Porta con te un giubbotto impermeabile, scarpe comode e resistenti all’acqua, un ombrello compatto e gli immancabili cappello, guanti e sciarpa. Senza dimenticare un dettaglio elegante o casual chic: a Milano lo stile è parte integrante della vita quotidiana.
Come muoversi a Milano durante le Olimpiadi
Milano si lascia vivere senza troppi pensieri: raggiungerla e muoversi al suo interno è semplice e veloce, un dettaglio non da poco durante le Olimpiadi. Se arrivi dall’Italia, l’alta velocità ti porta in poche ore nel cuore della città: da Roma meno di tre, da Napoli circa quattro. Se preferisci volare, puoi contare su tre scali: Linate, il più vicino al centro; Malpensa, ideale per i voli intercontinentali; e Orio al Serio, hub dei low-cost collegato con navette alla Stazione Centrale. Anche i treni dall’estero, soprattutto dalla Svizzera, sono un’ottima opzione: da Zurigo, ad esempio, arrivi a Milano in poco più di tre ore.
Una volta in città, dimentica l’auto: traffico e parcheggi non sono certo un alleato. Meglio affidarsi ai mezzi pubblici gestiti da ATM, rapidi ed efficienti. La metropolitana, con le sue quattro linee già attive (rossa, verde, gialla e lilla) e la nuova M4 blu pronta a collegare l’aeroporto di Linate al centro, è la scelta più pratica per spostarsi tra impianti sportivi e attrazioni. Anche tram e autobus offrono un’ottima copertura: salire sui tram storici gialli è quasi un rito, un piccolo viaggio nel tempo tra un quartiere e l’altro.
Se ami la mobilità green, puoi provare i servizi di bike sharing e monopattini elettrici, ideali per spostamenti brevi o per esplorare il centro senza fretta. E ricorda: molte delle zone più belle di Milano si scoprono a piedi. Dal Duomo a Brera, passando per la Galleria Vittorio Emanuele e il Castello Sforzesco, il percorso è tutto collegato e ti regala scorci unici della città.
Il consiglio pratico? Acquista un biglietto giornaliero o plurigiornaliero per i mezzi pubblici: risparmierai tempo e potrai muoverti liberamente da un’arena olimpica a un museo, senza pensieri.
Bormio, il regno dello sci alpino
Un palcoscenico da brivido custodito tra le cime innevate della Valtellina: Bormio. Con la pista Stelvio, la località lombarda ospiterà tutte le discipline maschili dello sci alpino – discesa libera, superG, slalom, gigante e combinata – oltre al debutto dello sci alpinismo olimpico.
Inaugurata nel 1982 e subito entrata nel mito delle grandi competizioni, la Stelvio è sinonimo di tecnica estrema: pendenze vertiginose, curve insidiose e un tracciato che non perdona errori: non a caso, insieme alla Streif di Kitzbühel, è considerata la pista più dura del mondo, il luogo dove si sono scritte pagine memorabili dello sci internazionale, dai Mondiali del 1985 e del 2005 alle finali di Coppa del Mondo, fino alle discese che dal 1993 mettono alla prova i migliori sciatori del pianeta! Vincere a Bormio significa entrare nell’élite dello sci, tra i campioni che hanno saputo domare uno dei percorsi più impegnativi del circuito.
Il fascino della Stelvio deriva in larga parte anche dal suo legame con la natura: un nastro di neve che corre tra boschi e pendii, nel cuore spettacolare delle Alpi lombarde. A pochi chilometri dal paese, la strada del Passo dello Stelvio si arrampica fino a quota 2.757 metri con una sequenza di 48 tornanti mozzafiato. È il valico più alto d’Italia e regala viste indimenticabili sull’Ortles, mentre d’estate diventa meta di ciclisti e motociclisti da tutto il mondo. Uno scenario che trova la sua massima espressione nel Parco Nazionale dello Stelvio, una delle aree protette più grandi d’Europa, dove i ghiacciai dialogano con foreste e vallate alpine, abitate da stambecchi, aquile reali e una flora preziosa: un contesto straordinario che farà da cornice alle Olimpiadi di Bormio, rendendole indimenticabili.
Cosa fare a Bormio durante le Olimpiadi
Oltre alle sfide sportive, Bormio regala anche momenti di benessere, cultura e scoperta. Dopo una giornata sulle piste o sugli spalti, ad esempio, il richiamo più forte potrebbe arrivare proprio dalle sue famose acque termali, che da secoli sgorgano calde dal cuore della montagna! I Bagni Vecchi offrono un’esperienza quasi fuori dal tempo: la grotta che conduce alla sorgente naturale e la vasca panoramica all’aperto sembrano fatte apposta per dimenticare il freddo e lasciarsi avvolgere dal silenzio della valle; i Bagni Nuovi, invece, sembrano raccontare un volto più moderno e scenografico del relax alpino, con piscine e percorsi sensoriali immersi nel paesaggio innevato.
Se il benessere delle acque termali rilassa i sensi, il centro storico di Bormio stimola lo sguardo e la mente. A circa 1200 metri di quota, il borgo medievale conserva piazze e vicoli che sembrano rimasti intatti nei secoli. Piazza Cavour – detta “del Kuèrc” – è il cuore della vita cittadina: caratteristica e affascinante, dominata dalla Torre delle Ore, da cui si diramano vie punteggiate da palazzi nobiliari, portoni intarsiati e affreschi nascosti. Se ami l’arte puoi entrare nella chiesa di Santo Spirito, con i suoi affreschi sorprendenti, o nella collegiata dei Santi Gervasio e Protasio: passeggiando tra i rioni, come quello di Combo, si respira ancora l’anima contadina di un tempo, con fienili e chiesette che custodiscono piccoli tesori!
La natura, qui, è a portata di mano. Bastano pochi minuti a piedi dal centro per ritrovarsi tra i larici del Parco Nazionale dello Stelvio, una delle riserve naturali più vaste d’Europa. Sentieri come quello che porta al Planon dei Laresc regalano viste spettacolari sul borgo e sulle vette circostanti. Se invece ami le sfide più impegnative, le vallate vicine come la Val Zebrù e la Val di Rezzalo conducono a paesaggi che in inverno si colorano di bianco e in autunno esplodono di sfumature dorate. E quando la strada del Passo Stelvio è aperta, raggiungere i 2.757 metri del valico più alto d’Italia è un’esperienza che unisce fatica e meraviglia: lassù lo sguardo abbraccia l’Ortles e i tornanti che serpeggiano nella roccia.
Dopo tanta natura, arriva il momento di ritrovare il calore delle tradizioni culinarie. Nei ristoranti e nelle locande di Bormio ti aspettano i pizzoccheri, con il loro mix di sapori autentici, e la bresaola, regina della Valtellina. Una cena in quota può trasformarsi in un ricordo speciale, soprattutto se abbinata a un bicchiere di Braulio, l’amaro nato qui, le cui cantine storiche si possono ancora visitare nel cuore del paese. E mentre i sapori scaldano l’anima, basta uscire all’aperto per ricordarsi che siamo davvero nel cuore delle Alpi: l’inverno a Bormio non fa sconti, con temperature che oscillano tra i -10°C e gli 0°C! Per goderti al meglio le giornate olimpiche e le passeggiate nel borgo, prepara una valigia attenta: giacca calda e antivento, scarponi con buona aderenza su neve e ghiaccio, ghette o pantaloni tecnici se ami camminare all’aperto. Non dimenticare cappello, guanti e sciarpa: saranno i tuoi migliori alleati per vivere Bormio senza rinunciare al comfort.
Livigno, lo spettacolo dello snowboard e del freestyle
Livigno, borgo della Valtellina adagiato a 1.800 metri di quota in provincia di Sondrio, da anni è una meta di riferimento per atleti di livello internazionale ed è uno dei luoghi simbolo delle Olimpiadi Milano Cortina, già pronto ad assegnare ben 26 titoli! Qui, dove l’altitudine e l’energia della montagna si fondono, saranno protagoniste le discipline che più rispecchiano l’anima del borgo: snowboard e sci freestyle.
Due saranno i grandi scenari olimpici. Sul versante del Mottolino il Livigno Snowpark, pronto a ospitare le gare di half pipe, slopestyle, big air, snowboard cross, ski cross e slalom gigante parallelo. Proprio di fronte, nell’area del Carosello 3000, prenderà vita il Livigno Aerials & Moguls Park, teatro delle prove di moguls e aerials, tra curve serrate e salti da brivido. Insieme, queste venue trasformeranno il paese in un immenso “parco giochi olimpico” a cielo aperto, capace di coinvolgere spettatori di ogni età.
A completare il quadro c’è Aquagranda, centro di preparazione olimpica e punto di riferimento per migliaia di atleti, che durante le Olimpiadi diventerà uno dei poli nevralgici della località.
Cosa fare a Livigno durante le Olimpiadi
Livigno è abbracciato da montagne che superano i 3.000 metri e il suo clima secco e nevoso gli è valso il soprannome di “Piccolo Tibet d’Europa”: qui l’inverno è lungo e ricco di neve, mentre l’estate regala giornate fresche e limpide, un mix che rende il borgo speciale in ogni stagione. In occasione delle Olimpiadi preparati a temperature rigide: d’inverno il termometro oscilla spesso tra i -15°C e i -5°C. Per goderti al meglio l’esperienza, la valigia ideale comprende intimo termico, giacca da sci o antivento, calzini in lana, cappello copriorecchie o passamontagna e abbigliamento a strati, così da affrontare il clima montano con praticità e comfort e vivere esperienze che ti faranno scoprire il lato più autentico della valle.
Se ami la natura, lasciati guidare lungo i sentieri che si snodano nel Parco Nazionale dello Stelvio: ciaspolate tra i boschi, escursioni panoramiche o semplici passeggiate ti porteranno a incontrare la fauna alpina, tra camosci che si arrampicano leggeri e aquile che sorvolano le cime. Anche il Lago di Livigno, detto Lago del Gallo, è una tappa imperdibile: creato dalla diga del Punt dal Gall, si estende per chilometri tra valli selvagge e cime innevate; puoi ammirarlo dal fondovalle, ma la vista più spettacolare è quella che si gode salendo al Crap de la Paré: un’escursione semplice che regala scorci indimenticabili.
Se viaggi in famiglia, due tappe sono imperdibili. La Latteria di Livigno, dove i più piccoli possono scoprire come nasce il formaggio grazie a un percorso guidato con audioguida e concludere la visita con una degustazione di yogurt e burro freschissimo. Poi c’è Aquagranda Active You!, uno dei centri benessere più grandi d’Europa, con spa, piscine e un’area Slide&Fun Aquapark: scivoli, giochi d’acqua, castelli e perfino un servizio di babysitting per far divertire i bimbi in totale sicurezza. Da non perdere una visita a Trepalle, la frazione abitata più alta d’Italia, con la sua chiesetta a 2.069 metri: un panorama che sembra sospeso tra cielo e terra.
Livigno è anche un viaggio nel gusto: qui il freddo si combatte a tavola, con piatti che scaldano il cuore! Prova gli sciatt, frittelle tonde di grano saraceno ripiene di formaggio Casera DOP, croccanti fuori e filanti dentro. Oppure i pizzoccheri valtellinesi, con patate, verze e tanto burro fuso. Nei rifugi alpini ogni piatto è accompagnato da un panorama mozzafiato: difficile immaginare un posto migliore per assaggiare la vera cucina di montagna.
Dopo una giornata sulle piste, Livigno sa come far festa. Il Bivio Club e il Miky’s Pub sono due indirizzi cult per la nightlife alpina: musica, drink e tanto divertimento in alta quota. E non dimenticare lo shopping duty free: grazie al suo status di zona extradoganale, Livigno è un paradiso per chi cerca prezzi convenienti su moda, profumi, elettronica e molto altro ancora!

Veneto nelle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026
Entriamo adesso in Veneto, un territorio che durante le Olimpiadi e Paraolimpiadi Milano Cortina 2026 avrà un ruolo di primo piano. Questa regione del nord-est italiano sorprende per la sua varietà: dalle vette delle Dolomiti fino alle sponde dell’Adriatico, passando per città d’arte uniche al mondo. Basterebbe citare Venezia per renderla celebre, eppure il Veneto è anche Padova con i capolavori di Giotto, Vicenza con le ville palladiane, Treviso, il Lago di Garda, chilometri di spiagge dorate e persino l’unico delta fluviale d’Italia… E tantissimo altro ancora.
In occasione dei Giochi, però, i riflettori saranno puntati soprattutto su due luoghi simbolo:
- Cortina d’Ampezzo, la regina delle Dolomiti e
- Verona, città romantica e storica che ospiterà la cerimonia di chiusura.
Cortina d’Ampezzo, la Regina delle Dolomiti
C’è un nome che torna sempre quando si parla delle Olimpiadi invernali in Italia: Cortina d’Ampezzo, una delle sedi più iconiche dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Qui si disputeranno alcune delle gare più attese e spettacolari: lo sci alpino femminile in tutte le sue varianti (discesa libera, superG, gigante, slalom e combinata, anche paralimpica), le discipline del bob, skeleton e slittino, il curling e il curling in carrozzina. Non solo: Cortina sarà teatro anche del para bob, para skeleton, para slittino e snowboard paralimpico. In poche parole, adrenalina pura.
A rendere il tutto ancora più memorabile ci sarà la cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi, che trasformerà la conca ampezzana in un palcoscenico mondiale.
Un luogo da sogno, dove i riflettori olimpici si intrecciano con il fascino senza tempo delle Dolomiti, patrimonio UNESCO, e con una tradizione di ospitalità che affonda le radici negli anni ’50, quando la città ospitò per la prima volta i Giochi olimpici invernali.
Cosa fare a Cortina d’Ampezzo durante le Olimpiadi
Cortina è natura allo stato puro: ti bastano pochi passi dal centro per immergerti in scenari che sembrano dipinti, perché non importa da dove guardi: la conca ampezzana è circondata da vette che superano i tremila metri, illuminate dal sole e scolpite come opere d’arte. Cosa non perderti assolutamente? Un classico intramontabile è la passeggiata lungo l’ex ferrovia, un percorso pianeggiante che attraversa il paese e regala scorci panoramici incredibili, perfetto se viaggi in famiglia o se vuoi goderti una camminata leggera per ritrovare silenzio e stupore.
Imperdibile anche l’escursione alle Cascate di Fanes, dove l’acqua scende impetuosa in un canyon spettacolare: il sentiero è lungo ma abbastanza semplice e ti porta nel cuore di una valle ancora selvaggia: è la scelta ideale se ami il trekking o se desideri alternare giornate sugli spalti olimpici a qualche ora nella natura incontaminata!
Cortina è speciale anche perché riesce a essere inclusiva. Molti sentieri, infatti, sono adatti anche a bambini e camminatori inesperti: dal famoso Giro delle Tre Cime (percorribile con passeggino o zaino portabebè) alle passeggiate “Mamme Fit”, studiate per chi vuole muoversi con i più piccoli senza rinunciare alla bellezza dei paesaggi dolomitici. In questo senso, è una destinazione perfetta per chi viaggia in famiglia.
Se desideri trascorrere giornate più tranquille e ami lo shopping, la tua tappa obbligata sarà Corso Italia, un viale elegante che si snoda dal campanile e che ti accoglie con negozi di lusso, gallerie d’arte e vetrine scintillanti. Non serve però essere appassionati di moda per apprezzarlo: basta percorrerlo a piedi per respirarne l’atmosfera vivace ed è il posto giusto se viaggi in coppia e vuoi concederti una passeggiata romantica o un aperitivo con vista sulle vette innevate.
Naturalmente, un viaggio a Cortina non è completo senza assaggiare i piatti tipici. Tra i più famosi ci sono i casunziei all’ampezzana, ravioli a mezzaluna ripieni di barbabietola e conditi con burro fuso e semi di papavero; i fagioli all’ampezzana e gli gnocchi di polenta, perfetti per scaldarsi nelle fredde giornate d’inverno. E per chiudere in dolcezza, lo strudel di mele è un classico che qui ha un sapore ancora più speciale!
Un consiglio pratico: preparati a un clima rigido. In inverno le temperature oscillano tra i -12 °C e i -2 °C, con aria secca e cielo terso. In valigia non devono mancare un piumino tecnico, scarponcini da neve, maglie termiche e accessori caldi come guanti e sciarpa. E sì, porta anche occhiali da sole con filtro UV e crema solare: in alta quota il sole picchia forte, anche se si è circondati dalla neve!
Verona, l’Arena protagonista delle cerimonie olimpiche e paralimpiche
L’Arena di Verona si prepara a trasformarsi in palcoscenico olimpico per due serate che entreranno nella storia: il 22 febbraio ospiterà la Cerimonia di Chiusura dei XXV Giochi Olimpici Invernali e, poco dopo, il 6 marzo, accoglierà l’Apertura dei XIV Giochi Paralimpici. Nel primo appuntamento gli atleti di tutto il mondo sfileranno fianco a fianco, senza bandiere o distinzioni, fino allo spegnimento del fuoco olimpico. Nel secondo, lo stesso anfiteatro romano si accenderà di luci, musica e spettacolo per dare il via ai Giochi Paralimpici, in un mix di tradizione e innovazione capace di emozionare il pubblico globale.
L’Arena di Verona, costruita nel I secolo d.C., è uno dei più grandi anfiteatri romani ancora esistenti e, per stato di conservazione, supera perfino il Colosseo. Un tempo poteva ospitare fino a 30.000 spettatori per i combattimenti tra gladiatori, oggi è diventata il tempio della lirica italiana e accoglie fino a 15.000 persone per ogni spettacolo. Dal 1913, anno in cui andò in scena l’Aida di Verdi per celebrare il centenario del compositore, l’Arena ospita produzioni imponenti con centinaia di musicisti, coristi, ballerini e comparse: un palcoscenico a cielo aperto che non ha eguali al mondo.
Per Verona sarà un’occasione irripetibile: mostrare al pianeta la sua bellezza eterna e ricordare a tutti perché resta una delle città più affascinanti d’Italia!
Cosa fare a Verona durante le Olimpiadi
Verona è anche una meta tutta da vivere, capace di intrecciare la solennità dei Giochi con lo charme di una città che è Patrimonio UNESCO. Sorge lungo un’ansa del fiume Adige ed è famosa in tutto il mondo come la città di Romeo e Giulietta, anche se il suo fascino va ben oltre il mito shakespeariano: un centro storico medievale intatto, piazze che sembrano teatri a cielo aperto, ponti scenografici e una tradizione enogastronomica capace di conquistare ogni viaggiatore.
Qualche consiglio sulle cose imperdibili? Inizia da Piazza delle Erbe, un luogo che vibra di storia e di energia. Un tempo era il foro romano, oggi è una piazza vivace circondata da palazzi affrescati, torri medievali e bar all’aperto, dove puoi fermarti per un caffè, curiosare tra le bancarelle e lasciarti avvolgere dall’atmosfera vivace che si respira qui.
Se vuoi dedicare del tempo alle compere, imbocca Via Mazzini, la strada pedonale che collega Piazza Bra a Piazza delle Erbe, cuore dello shopping veronese tra boutique e negozi di ogni genere.
Se viaggi in coppia, la tappa più iconica è senza dubbio la Casa di Giulietta, con il celebre balcone che ha ispirato generazioni di innamorati. Nel cortile trovi la statua di bronzo dedicata alla giovane protagonista e, se vuoi, puoi visitare il museo all’interno con costumi, dipinti e perfino il letto usato nel film di Zeffirelli! Preparati a una piccola coda, ma ne vale la pena: affacciarsi da quel balcone è un’esperienza da brividi, un simbolo eterno di amore romantico.
Se preferisci l’atmosfera medievale, attraversa il Ponte Scaligero, costruito nel Trecento e ancora oggi uno dei monumenti più amati della città, con le sue arcate in mattoni rossi, le eleganti merlature a coda di rondine e la vista spettacolare sull’Adige. Collegato al ponte c’è Castelvecchio, la fortezza degli Scaligeri che ospita un museo con collezioni d’arte e reperti storici. È anche una meta perfetta per famiglie: i bambini adorano correre tra le torri e immaginarsi cavalieri o dame del Medioevo.
Verona è anche sinonimo di vino. Se vuoi vivere un’esperienza enogastronomica indimenticabile, concediti un calice di Amarone della Valpolicella, rosso corposo e famoso in tutto il mondo. Puoi gustarlo nelle enoteche del centro oppure organizzare una visita nelle cantine delle colline veronesi: un’idea perfetta se ti fermi più giorni o se viaggi con amici e vuoi unire cultura e gusto.
A differenza delle località alpine, Verona ha un clima più mite, ma in febbraio non mancano giornate umide con temperature tra 0°C e 8°C. Porta con te vestiti a strati, una giacca elegante con sciarpa per gli eventi serali e scarpe impermeabili per esplorare il centro storico. Un ombrello o una mantella antipioggia possono rivelarsi utili!

Trentino-Alto Adige nelle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026
Entriamo in Trentino-Alto Adige, una delle regioni più affascinanti d’Italia e crocevia naturale tra il mondo mediterraneo e quello mitteleuropeo. Qui l’atmosfera cambia di valle in valle: castelli medievali che raccontano secoli di storia, città eleganti come Trento e Bolzano con i loro palazzi affrescati e piazze vivaci, paesaggi alpini che lasciano senza fiato. Le Dolomiti, patrimonio UNESCO, regalano scenari unici al mondo, mentre i laghi e i pascoli d’alta quota invitano a rallentare il passo e respirare la natura.
Durante i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, questa regione del Nord Italia diventerà uno dei palcoscenici principali e mostrerà il suo volto più genuino, fatto di sport, cultura e accoglienza. Saranno 4 le località interessate dai giochi ossia:
Anterselva/Antholz, il tempio del Biathlon
Resistenza sugli sci, precisione al poligono, fiato sospeso sugli spalti: ad Anterselva il biathlon diventa spettacolo assoluto. Questa valle laterale della Pusteria, a pochi chilometri dal confine austriaco, è da sempre considerata la patria di questa disciplina, grazie alla Südtirol Arena che ogni anno ospita la Coppa del Mondo. Nel 2026 tornerà protagonista con le competizioni olimpiche e paralimpiche di biathlon e para-biathlon: sarà il palcoscenico dove i migliori atleti del mondo si sfideranno tra neve e silenzio, mentre il tifo del pubblico spezzerà l’aria gelida e amplificherà l’adrenalina.
Cosa fare ad Anterselva durante le Olimpiadi
Oltre alle emozioni dell’arena, Anterselva regala paesaggi da cartolina incorniciati dal Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina: boschi di conifere, cime oltre i tremila e il Lago di Anterselva (1.640 m), che d’inverno diventa un set perfetto per una passeggiata ad anello o, se le condizioni lo permettono, una pista naturale per sci di fondo e camminate sul ghiaccio. In poche parole: ad Anterselva vivi lo spettacolo olimpico nel suo habitat naturale, dove sport, natura e cultura si intrecciano in modo unico.
Vuoi panorami sconfinati? Raggiungi il Passo Stalle: in inverno è chiuso al traffico e si trasforma in un itinerario ideale per ciaspolate o per una discesa in slittino lungo i tornanti innevati. Se preferisci la pianura, la valle vanta una rete di piste da fondo curate e adatte a ogni livello, dai principianti ai fondisti esperti.
Se viaggi in famiglia, i percorsi attorno al lago sono adatti a tutti e i centri fondo offrono noleggio per chi vuole provare per la prima volta. Se invece cerchi un po’ di vita alpina oltre lo sport, puoi esplorare i borghi di Rasun-Anterselva o raggiungere Brunico, con i suoi musei, i caffè e le botteghe tipiche.
Quando arriva l’ora di ricaricare le energie, le baite e i masi ti accolgono con la cucina tipica altoatesina: canederli fumanti, zuppe d’orzo, speck, formaggi d’alpeggio e strudel di mele, serviti in ambienti caldi e accoglienti dove, tra stufe in maiolica e travi in legno, puoi scoprire il lato più conviviale della valle: qui vivi l’Alto Adige vero: bilingue (italiano/tedesco) accogliente e legato alle tradizioni!
Capitolo meteo: in valle, d’inverno, il clima è molto rigido e in pieno inverno le temperature oscillano tra i –10 °C e i –3 °C. La valigia ideale prevede abbigliamento a strati (intimo termico, pile o midlayer caldo, giacca a vento), scarponi impermeabili con buona aderenza, guanti, berretto e calze tecniche. E non dimenticare occhiali da sole e crema solare: il riverbero sulla neve è forte anche nei giorni nuvolosi.
Tesero, culla dello sci nordico
Tesero è il punto di riferimento per chi ama lo sci di fondo e le discipline nordiche: non a caso, durante i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, sarà una delle sedi più attese: qui si disputeranno le gare di sci di fondo e combinata nordica, oltre alle competizioni paralimpiche di sci di fondo e biathlon.
Il palcoscenico sarà il Centro del Fondo di Lago di Tesero, uno stadio storico che dagli anni ’90 ospita eventi di livello mondiale e che negli anni è diventato un vero tempio dello sci nordico. Con le sue piste tecniche e spettacolari, capaci di accogliere migliaia di spettatori, è pronto a scrivere una nuova pagina di sport.
La tradizione sportiva qui non manca: la Val di Fiemme ha già ospitato tre Campionati del Mondo, oltre a centinaia di gare di Coppa del Mondo e alla celebre Marcialonga, la granfondo che ogni anno richiama atleti e appassionati da tutta Europa.
Cosa fare a Tesero durante le Olimpiadi
Tesero è uno di quei borghi che sembrano fatti apposta per raccontare la montagna nella sua forma più autentica. Nel cuore della Val di Fiemme le case in pietra, i vicoli silenziosi e i capitelli dipinti custodiscono un’atmosfera che sa di tradizioni tramandate e di una comunità che ti accoglie con calore.
La natura è la prima protagonista. A pochi minuti dal centro, una breve passeggiata ti porta alla Cascata di Cavalese, dove l’acqua del Rio Val Moena precipita tra gli abeti in un salto scenografico. In inverno i boschi diventano fiabeschi, mentre in estate la ciclabile lungo il torrente Avisio invita a scoprire scorci di valle a ritmo lento. E quando alzi lo sguardo, il Latemar e le Dolomiti Patrimonio UNESCO sembrano un sipario naturale che accompagna ogni giornata.
Tesero è anche un borgo che respira arte e cultura. A Pampeago si trova il Parco d’arte RespirArt, il più alto al mondo, dove le installazioni contemporanee dialogano con pascoli e guglie dolomitiche. Camminare tra opere che mutano con le stagioni – alcune restano sepolte dalla neve e riemergono in primavera – è un’esperienza che unisce contemplazione e meraviglia. Nel centro storico, invece, vale la pena fermarsi davanti alla Chiesa di Santa Maria Assunta, che racchiude nove secoli di storia e un patrimonio artistico sorprendente. E se vieni in inverno, non puoi perderti i presepi artigianali che popolano cortili e finestre: un museo diffuso a cielo aperto che incanta grandi e piccoli.
L’anima di Tesero si racconta anche a tavola. La cucina locale è sostanziosa e genuina, perfetta per affrontare il freddo alpino: polenta con funghi, zuppa d’orzo, strudel di mele e lo zelten natalizio sono solo alcune delle specialità che ti faranno scoprire la dolcissima tradizione culinaria di questi luoghi.
Se decidi di partire, tieni presente il clima: l’inverno in Val di Fiemme è rigido, con temperature tra -8°C e 0°C. In valigia metti un piumino pesante, scarponi impermeabili, calze spesse e uno zaino leggero con thermos e snack: ti serviranno sia per seguire le gare sugli spalti sia per esplorare i dintorni.
Predazzo, il trampolino delle Dolomiti
Predazzo è il comune più popoloso della Val di Fiemme, a poco più di 1.000 metri di altitudine, punto d’incontro tra la Val di Fiemme e la Val di Fassa. Chiamato anche il “Giardino geologico delle Alpi” per la ricchezza di rocce e fossili che raccontano l’origine delle Dolomiti, è oggi conosciuto soprattutto come capitale mondiale del salto con gli sci.
Il cuore sportivo della località è lo Stadio del Salto Giuseppe Dal Ben, costruito negli anni ’80 e oggi considerato uno degli impianti più prestigiosi a livello internazionale: con i suoi sei trampolini ha già ospitato tre Campionati del Mondo di sci nordico e numerose gare di Coppa del Mondo. Nel 2026 tornerà protagonista accogliendo le competizioni olimpiche e paralimpiche di salto con gli sci e combinata nordica, regalando agli spettatori il brivido dei voli dal trampolino e l’adrenalina di una disciplina spettacolare e precisa!
Cosa fare a Predazzo durante le Olimpiadi
Oltre alle gare olimpiche, Predazzo è una base ideale per vivere la Val di Fiemme in tutte le sue sfumature. Poco distante dal centro si trova il Biotopo del Brozin, un angolo sorprendente di natura attraversato da passerelle in legno tra torbiere e radure, dove sculture a forma di animali accompagnano il cammino: una passeggiata breve ma affascinante, perfetta anche per chi viaggia con bambini. Se invece preferisci esplorare la natura su due ruote puoi contare su oltre 400 chilometri di percorsi per mountain bike ed e-bike che collegano la Val di Fiemme con la Val di Cembra, tra vigneti terrazzati, strade forestali e vecchi sentieri militari.
Se lo sport resta al centro dell’esperienza, lo Ski Center Latemar è la punta di diamante di questo luogo immerso nella natura: offre 50 chilometri di piste e moderni impianti collegati a Obereggen e Pampeago. Con lo skipass le possibilità si moltiplicano: potrai raggiungere Alpe Lusia-Bellamonte, Alpe Cermis e Jochgrimm-Oclini, parte del circuito Dolomiti Superski, il comprensorio più grande del mondo!
Predazzo è anche un luogo di cultura, e dopo le emozioni delle piste vale la pena rallentare il passo per scoprire la sua anima più profonda. Ad esempio visitando il Museo Geologico delle Dolomiti, sede distaccata del Muse di Trento, un luogo magico che accompagna grandi e piccoli in un viaggio affascinante tra fossili e minerali, con installazioni interattive che raccontano la nascita delle montagne: un’esperienza in grado di arricchire la tua permanenza, perché aggiunge conoscenza al paesaggio che ti circonda.
Dalla cultura al gusto il passo è breve: basta uscire dal museo e lasciarsi guidare dai profumi delle trattorie del centro. La cucina locale non delude mai: canederli in brodo o con burro fuso, strangolapreti, carne salada, formaggi di malga e dolci tipici raccontano la montagna con sapori autentici e robusti, capaci di scaldare anche nelle giornate più fredde: quel momento unico in cui lo spirito alpino si traduce in piatti che sono insieme nutrimento e tradizione!
E proprio le giornate fredde ricordano che ci si trova nel cuore delle Dolomiti. Il clima invernale della Val di Fiemme è rigido, con temperature che oscillano tra –8 °C e 0 °C. Per goderti al meglio l’esperienza olimpica, prepara una valigia attenta: piumino pesante, scarponi impermeabili e calze spesse sono indispensabili. Un piccolo zaino con thermos e snack ti sarà utile se deciderai di esplorare i dintorni tra una gara e l’altra.
Baselga di Piné, l’anello di ghiaccio del Trentino
Sull’altopiano verde e silenzioso che domina la Valsugana, a pochi chilometri da Trento, si trova Baselga di Piné, un borgo che intreccia natura, spiritualità e sport. In questa cornice di laghi alpini e boschi rigogliosi sorge l’Ice Rink Piné, impianto simbolo del pattinaggio di velocità e del para speed skating. Conosciuto come l’ovale di Miola, questo stadio del ghiaccio è considerato la casa della nazionale italiana e uno dei centri di riferimento internazionali per le discipline su pista lunga. Dotato di un tracciato da 400 metri e di una combinazione di spazi coperti e anello esterno, ospita ogni anno competizioni di altissimo livello e nel 2026 sarà qui che si vivranno alcune delle gare più spettacolari delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali, tra adrenalina pura e il ritmo delle lame che fendono il ghiaccio.
Cosa fare e vedere a Baselga di Piné durante le Olimpiadi
Il borgo è uno scrigno naturale ricco di meraviglie paesaggistiche, custodisce due laghi incantevoli, il Serraia e il Lago delle Piazze, che d’inverno offrono passeggiate rilassanti tra canneti e torbiere e d’estate si animano con regate di Dragon Boat. Poco distante, il Dosso di Costalta regala un balcone panoramico su tutto l’altopiano, mentre la Cascata del Lupo, immersa nel bosco, è una meta suggestiva in ogni stagione. Ancora più sorprendenti sono le Piramidi di Segonzano, sculture naturali di terra e pietra che sembrano opere d’arte scolpite dal tempo.
La spiritualità qui è parte integrante del paesaggio: il Santuario della Madonna di Piné, meta di pellegrinaggi secolari, offre un’oasi di raccoglimento e silenzio. E a dicembre, la frazione di Miola si trasforma nel “Paès dei Presepi”, un museo diffuso a cielo aperto con scene natalizie artigianali esposte tra cortili e balconi.
Baselga è anche il luogo perfetto per un viaggio nel gusto. Nei ristoranti e rifugi potrai assaporare la cucina trentina più tradizionale: strangolapreti, canederli, formaggi di malga, carni saporite e un bicchiere di Teroldego o Müller-Thurgau. Per chiudere in dolcezza non mancano strudel di mele fumanti e zelten natalizio, ricco di frutta secca e spezie.
Anche qui è necessario arrivare attrezzati per affrontare il clima: l’inverno porta temperature tra –5 °C e +2 °C. Per goderti al meglio l’esperienza bastano pochi accorgimenti: abbigliamento caldo ma leggero, guanti touch screen per catturare foto anche col freddo, una giacca impermeabile e magari una coperta da stadio per affrontare il vento sugli spalti!