Cosa sono le case a 1 euro in Italia: guida per i proprietari di case vacanze

Un tema molto discusso quello delle "case a 1 euro": scopri di cosa si tratta nel dettaglio

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Novembre 2025

Un tema che tiene banco da alcuni anni è quello delle “Case a 1 euro”. Con questo termine si intendono tutti quegli immobili abbandonati che i Comuni di competenza mettono in vendita al simbolico prezzo di un euro. Generalmente, l’iniziativa coinvolge le aree interne delle penisole e i borghi poco popolati, anche se non mancano paesi di maggiore attrattiva turistica. Lo scopo di questa promozione è quello di rivitalizzare i territori colpiti dallo spopolamento che si è verificato negli ultimi decenni e di riportare ai fasti di un tempo i centri storici più dimenticati. Il progetto Case a 1 euro è spesso compatibile con l’avvio di un’attività di affitto breve e di B&B: scopri in questa guida quali sono i benefici di comprare casa a 1 euro, quali sono gli ulteriori costi da sostenere e come trasformare la casa in una redditizia struttura ricettiva.

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Com’è nato e come funziona il progetto “Case a 1 euro”

L’idea nasce nella seconda metà degli anni Duemila a Gangi, affascinante borgo situato in provincia di Palermo. Il sistema di funzionamento è molto semplice. I vecchi edifici in stato di abbandono sono stati messi a disposizione degli interessati al prezzo di un euro, con l’impegno da parte degli acquirenti di effettuare una serie di adempimenti. Il successo del progetto ha spinto decine e decine di Comuni situati in tutto il territorio italiano a replicare il sistema, che ha portato all’aumento di località dove acquistare case a 1 euro. In linea di massima, gli acquirenti di una casa a 1 euro in Italia si assumono la responsabilità di:

  • Presentare un progetto edilizio approvato dal Comune in cui sorge l’immobile
  • Versare una cauzione o una fideiussione come garanzia relativa all’esecuzione dei lavori. La somma si aggira in media sui 5.000 euro
  • Ristrutturare la casa a 1 euro a proprie spese entro una tempistica stabilita, che di solito varia tra i due e i cinque anni.

Un’ottima m0ssa per entrare nel settore turistico

Diversi investitori hanno pensato di accedere all’iniziativa per trasformare la casa a 1 euro in una struttura ricettiva. I vantaggi sono numerosi:

  • Costo iniziale azzerato: il prezzo simbolico consente di concentrarsi quasi interamente sulla ristrutturazione dell’immobile
  • Supporto dei Comuni: alcuni enti locali sono attratti dalla possibilità di aumentare il flusso turistico, le entrate economiche e di creare nuovi posti di lavoro, per cui hanno pensato a degli specifici aiuti per coloro che intendono adibire le case a 1 euro per affitti brevi
  • Interesse sulla zona: la particolarità dell’iniziativa genera indubbiamente una forte attenzione mediatica, che si può convertire in un sistema efficiente per fare pubblicità al territorio, rivalutando i posti più dimenticati. Ciò può rendere più attraenti le case vacanze situate in aree ben pubblicizzate proprio per via del progetto “Case a 1 euro”
  • Offerta allettante: le mete turistiche di massa sono attualmente meno gettonate di un tempo. I turisti, infatti, prediligono sempre di più i soggiorni che rappresentano delle esperienze uniche. Di conseguenza, aprire una casa vacanze in un borgo medievale può rivelarsi una scommessa vincente, specie se i costi da sostenere sono ridotti.

Come rendere l’immobile una vera e propria casa vacanze

Dopo l’acquisto casa a 1 euro bisogna rendere l’immobile idoneo per la locazione turistica. I passi da seguire sono diversi:

  • Ristrutturare la casa tenendo conto delle esigenze moderne, con l’obiettivo di renderla il più funzionale possibile per i turisti
  • Adeguare la struttura alle normative vigenti, facendo attenzione a installare impianti a norma e a ottenere le certificazioni energetiche
  • Arredamento e comfort: anche se si tratta di una casa antica, l’arredamento deve essere in linea con i tempi per quanto concerne la sicurezza e la comodità, e devono essere presenti servizi come il WiFi e l’accesso autonomo all’abitazione
  • Registrare la struttura: per affittare un appartamento vacanze occorre seguire una procedura burocratica, che parte generalmente dal Comune in cui è situato l’immobile.  Successivamente, bisogna chiedere il Codice Identificativo Regionale (CIR) e il Codice Identificativo Nazionale (CIN), oltre a entrare in possesso delle credenziali per registrare gli ospiti presso il portale della Questura
  • Canali di promozione: per pubblicizzare una casa vacanze hai diverse opzioni, che possono essere portate avanti anche congiuntamente. Puoi, infatti, inserire un annuncio su un portale di affitti vacanze, creare un tuo proprio sito web di affitti vacanze, che ti permette di non riconoscere commissioni alle agenzie, oppure fare conoscere la tua struttura sui social media
  • Esperienze locali: puoi arricchire la tua offerta includendo delle interessanti attività per gli ospiti, possibilmente legate al territorio. Dalle degustazioni di vini e di cibi locali alle escursioni nei dintorni, le soluzioni sono davvero tante.

I costi da considerare

Le case a 1 euro sono indubbiamente un’opzione di acquisto molto allettante, sia per coloro che intendono entrare in possesso di una casa per scopo abitativo, sia per chi intende compiere un investimento trasformando l’immobile in una casa vacanze. Tuttavia, per essere certi che l’investimento sia conveniente, è bene conoscere i possibili costi nascosti case a 1 euro. Tra quelli più importanti vanno segnalati:

  • Spese notarili e tasse di registro: anche se il prezzo applicato è di solo un euro, le spese notarili e le imposte di registro seguono i normali tariffari, per cui bisogna tenere in considerazione un esborso minimo compreso tra 4 e 5mila euro
  • Cauzione: la maggior parte dei Comuni chiede agli interessati il deposito di una cauzione o di una fideiussione come garanzia per i lavori da eseguire. Le somme, naturalmente, verranno restituite al termine dei lavori di ristrutturazione, ma inizialmente va messa in conto anche questa spesa
  • Progetto: i lavori di ristrutturazione seguono un preciso iter, che porta all’autorizzazione da parte del Comune. Vanno a contribuire al costo del progetto gli onorari da versare ad architetti, geometri e ingegneri che hanno seguito lo sviluppo della pratica.

Come acquistare una casa a 1 euro

I requisiti per comprare casa a 1 euro possono variare da Comune a Comune, ma in generale le regole da osservare sono le seguenti:

  • Essere maggiorenni
  • Avere la possibilità economica di stipulare un atto notarile
  • Iniziare i lavori nei tempi concordati
  • Rispettare i vincoli urbanistici e architettonici eventualmente previsti
  • Rendere l’immobile sicuro e abitabile
  • Divieto di vendere la casa prima del compimento dei lavori.

Per portare a termine il processo di acquisto, invece, bisogna seguire alcuni precisi passaggi:

  • Consultare il sito ufficiale del Comune che aderisce al progetto e leggere l’apposita sezione dedicata alle case a 1 euro
  • Scaricare il bando pubblico e verificare la presenza di tutti i requisiti richiesti
  • Presentare la domanda, allegando i dati dell’immobile a cui si è interessati e i documenti necessari
  • Stipulare l’atto notarile
  • Versare la cauzione o la fideiussione.

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