Tassa di soggiorno a Firenze

Guida per host e gestori di case e appartamenti vacanza

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Dicembre 2025

Firenze è una delle città più turistiche d’Italia. La presenza di straordinari monumenti e di musei di livello assoluto porta ogni anno nella città Toscana milioni e milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Per contribuire al mantenimento delle attrazioni e per migliorare i servizi legati al turismo, il Comune di Firenze prevede una tassa di soggiorno, che si applica a coloro che soggiornano per almeno una notte nel capoluogo toscano. Vediamo quindi quanto costa la tassa di soggiorno a Firenze e quali sono le procedure che devono rispettare i gestori delle strutture turistiche per quanto riguarda la riscossione e il versamento.

Firenze - credits Jonathan Korner via Unsplash

Firenze – credits Jonathan Korner via Unsplash

Tassa di soggiorno a Firenze: costo per ogni categoria di alloggio

Il prezzo della tassa di soggiorno a Firenze nel 2025 rimane invariato rispetto all’ultimo aggiornamento, datato 2023. L’imposta viene calcolata per notte per ogni persona e si applica esclusivamente alle prime sette notti, superate le quali il tributo non viene calcolato. Le tariffe attuali sono le seguenti:

  • Hotel 5 stelle: 8 euro per persona per notte
  • Hotel 4 stelle: 7 euro per persona per notte
  • Hotel 3 stelle: 6 euro per persona per notte
  • Hotel 2 stelle: 4,50 euro per persona per notte
  • Hotel 1 stella: 3,50 euro per persona per notte
  • Strutture extralberghiere (case vacanze, B&B, locazioni turistiche): 6 euro per persona per notte
  • Campeggi: 3,50 euro per persona per notte
  • Ostelli per la gioventù e case per ferie: 4 euro per persona per notte.

Sono previste esenzioni e riduzioni di prezzo?

Il Comune ha stabilito una serie di esenzioni a favore di determinate categorie, oltre a delle riduzioni di prezzo sulla tassa di soggiorno di Firenze in casi specifici. Vediamo quali.

Le esenzioni totali

L’esenzione dalla tassa di soggiorno a Firenze si applica nei seguenti casi:

  • Minori di 12 anni
  • Persone affette da disabilità grave e un eventuale accompagnatore
  • Pazienti che soggiornano a Firenze per motivi sanitari e un loro accompagnatore
  • Personale delle forze dell’ordine, della Protezione Civile o dei Vigili del Fuoco che si trova a Firenze per motivi di servizio
  • Dipendenti di strutture ricettive che pernottano a Firenze per ragioni di lavoro
  • Studenti iscritti all’Università di Firenze.

Le riduzioni

Alcune categorie possono usufruire di una riduzione della tassa di soggiorno del 50%:

  • Gruppi scolastici delle scuole medie e superiori in visita didattica
  • Atleti under 16 che partecipano a manifestazioni sportive organizzate in collaborazione con il Comune di Firenze.

Per gestire al meglio le esenzioni e le riduzioni, richiedi agli ospiti un documento che attesti l’effettivo diritto: ti sarà utile in caso di verifiche fiscali.

Quali sono gli obblighi a carico dell’host?

Se vuoi affittare il tuo appartamento vacanze a Firenze, per la gestione della tassa di soggiorno devi rispettare una serie di procedure, dalla registrazione della struttura sul portale del Comune al versamento dell’imposta.

Registrazione

Il primo passo consiste nel registrarsi al portale istituito dal Comune. Per effettuare la procedura è necessario utilizzare un sistema di riconoscimento come lo SPID, la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Dopo l’autenticazione occorre compilare tutti i dati relativi alla struttura, tra cui:

  • Tipologia di alloggio
  • Numero di autorizzazione, se rilasciato
  • Indirizzo della struttura
  • Numero delle camere e dei posti letto
  • Codice CIR, ovvero il Codice Identificativo Regionale, per le locazioni turistiche che operano in regime non imprenditoriale.

Quali dati raccogliere

Per ogni ospite che alloggia presso la tua struttura devi inserire:

  • Nome e cognome
  • Codice fiscale
  • Numero di notti
  • Esenzioni o riduzioni di prezzo.

Come comunicare al Comune di Firenze le tasse da pagare

Con cadenza mensile, entro i 15 giorni dalla chiusura del mese precedente, devi accedere al portale telematico del Comune di Firenze e inserire i dati relativi a tutti gli ospiti che hanno soggiornato presso la tua struttura. Prima di inviare la dichiarazione, controlla bene le esenzioni da inserire e ricorda che la tassa va pagata solo per i primi sette giorni di pernottamento. Nel caso in cui non siano stati presenti ospiti nella tua struttura in un determinato mese, la dichiarazione va comunque fatta inserendo “zero” al numero dei pernottamenti. Inoltre, entro il 30 giugno di ogni anno è necessario presentare una dichiarazione annuale tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, riepilogando tutti i dati dell’anno precedente. 

Come pagare la tassa di soggiorno a Firenze

Una volta inviata la dichiarazione, devi procedere con il versamento, sempre attraverso il portale del Comune di Firenze, che genererà in automatico l’avviso di pagamento. Per versare la somma devi utilizzare il sistema pagoPA, per cui hai a disposizione diversi metodi tra cui scegliere, come le carte di pagamento elettroniche, l’home banking, gli uffici postali e bancari, oltre alle tabaccherie e ai punti vendita convenzionati. Per effettuare il versamento è necessario utilizzare l’avviso di pagamento pagoPA. Se usi Airbnb come portale di affitti vacanze hai un’ulteriore opzione: puoi aggiungere l’imposta di soggiorno al totale pagato dall’ospite e si occuperà direttamente l’agenzia di versare la tassa al Comune di Firenze. Anche in questo caso hai l’obbligo di inviare la dichiarazione mensile, ma il pagamento sarà dovuto solo per i soggiorni avvenuti con modalità diverse, come ad esempio le prenotazioni dirette sul tuo sito. 

Riscossione

Per riscuotere l’imposta dai tuoi ospiti puoi accettare diversi sistemi di pagamento, tra cui:

  • Contanti al momento del check-in
  • Bonifico o versamento digitale in anticipo
  • Pagamento su sito web di affitti vacanze autorizzato dal Comune di Firenze
  • Riscosso il pagamento, rilascia agli ospiti una ricevuta.

Devo conservare le ricevute?

Per non avere problemi in caso di eventuali controlli, conserva tutte le ricevute rilasciate agli ospiti, le dichiarazioni inviate, i pagamenti effettuati e ogni eventuale modulo di esenzione dalla tassa di soggiorno di Firenze. Ricorda di conservare le ricevute per un periodo di cinque anni.

Come si gestiscono i prezzi

L’imposta contribuisce ad aumentare il prezzo della stanza o dell’appartamento ma non fa parte dei tuoi guadagni. Va quindi comunicata in modo chiaro agli ospiti. Se utilizzi una OTA per pubblicizzare la tua casa vacanze, specifica nell’annuncio che, per determinate categorie, è previsto il pagamento di una tassa di soggiorno a Firenze: un malinteso con gli ospiti potrebbe portare a una recensione negativa, con danni alla tua reputazione online. Una buona soluzione, se l’agenzia di tuo riferimento collabora con il Comune di Firenze, consiste nel far gestire il pagamento della tassa al partner. Così facendo, il calcolo della tassa di soggiorno avverrà in automatico e il pagamento sarà riscosso e gestito direttamente dalla OTA. Per essere certo che l’agenzia abbia effettivamente effettuato il versamento, verifica periodicamente le fatture e le rendicontazioni nell’apposita sezione.

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