Tassa di soggiorno a Roma nel 2025
Tariffe attuali e come pagarla

Dicembre 2025
La tassa di soggiorno a Roma, nota anche come city tax, è un tributo locale che viene applicato a tutti i non residenti che pernottano nella Capitale. La tassa è a carico dei soggiornanti, ma deve essere riscossa e versata dal gestore della struttura ricettiva. Il suo scopo è quello di migliorare la qualità dei servizi turistici e di contribuire alla manutenzione delle principali attrazioni romane. Vediamo quali sono gli iter burocratici da seguire per gli host per operare in regola e quanto costa la tassa di soggiorno a Roma.

Roma – credits Mathew Schwartz via Unsplash
Comune di Roma: tassa di soggiorno e tariffe aggiornate
L’ultimo aggiornamento riguardante l’ammontare della city tax a Roma risale al 2023. Il Comune di Roma ha stabilito che l’imposta di soggiorno si applica esclusivamente per le prime dieci notti: per le successive non è dovuta alcuna somma. Ecco le tariffe operative per le più comuni strutture ricettive e per le locazioni turistiche:
- Hotel 5 stelle: 10 euro per notte per persona
- Hotel 4 stelle: 7,50 euro per notte per persona
- Hotel 3 stelle: 6 euro per notte per persona
- B&B, agriturismi, appartamenti per vacanze di categoria 1: 6 euro per notte per persona
- Appartamenti per vacanze di categoria 2 e locazioni brevi: 5 euro per notte per persona
- Affittacamere: dai 5 ai 7 euro per notte per persona in base alla categoria
- Ostelli e alloggi “low cost”: 3,50 euro per notte per persona
- Camping e aree attrezzate per la sosta temporanea: 3 euro per notte per persona.
Chi è esente dalla tassa di soggiorno?
Il Comune di Roma Capitale ha introdotto un’esenzione sulla tassa di soggiorno per le seguenti categorie:
- Bambini fino a 10 anni di età
- Residenti nel Comune di Roma Capitale
- Persone che si trovano ricoverate presso una struttura sanitaria di Roma e un accompagnatore per paziente
- Autisti di pullman e accompagnatori turistici per gruppi organizzati da agenzie riconosciute
- Persone affette da grave disabilità riconosciuta, per cui l’esenzione non si applica a ogni tipo di disabilità
- Forze dell’ordine in servizio che soggiornano a Roma per motivi legati alla sicurezza pubblica.
Come va richiesta l’esenzione?
Tutti coloro a cui spetta l’esenzione sull’imposta di soggiorno devono presentare al gestore della struttura un’apposita certificazione che ne attesti il diritto. Se sei un host, ricordati di chiedere un documento, come la carta d’identità, per i minori di 10 anni, la lettera di servizio per le forze dell’ordine o l’attestazione di ricovero per i pazienti e gli accompagnatori che si trovano a Roma per motivi di salute. In mancanza di documenti può essere sufficiente un’autocertificazione. Considerando che la responsabilità cade proprio sul gestore della struttura, ricordati di registrare l’esenzione e conservare la certificazione per un minimo di cinque anni. Non è previsto un vero e proprio modulo di esenzione dalla tassa di soggiorno a Roma, per cui tutto ciò che devi fare è annotare le generalità dell’ospite, il periodo di soggiorno e il motivo per cui è applicata l’esenzione, conservando la documentazione presentata.
Quali sono gli obblighi degli host?
Se sei titolare di una struttura ricettiva, un appartamento turistico o operi nel settore delle locazioni brevi, ecco una pratica guida per essere in regola con la tassa di soggiorno a Roma nel 2025 ed evitare spiacevoli sanzioni.
Chi paga la tassa di soggiorno?
Sei responsabile del pagamento del tributo locale al Comune di Roma, anche qualora l’ospite si rifiuti di versare la quota. Se usi un portale di affitti vacanze, hai l’obbligo di informare l’ospite riguardo l’importo e la modalità di riscossione della cifra. Inoltre, specifica l’ammontare della tassa all’interno della struttura, attraverso dei cartelli ben visibili.
Come dichiarare e come versare la tassa di soggiorno a Roma
Il Comune di Roma Capitale richiede la dichiarazione di tutti i pernottamenti effettuati nel trimestre, con scadenze fissate per il giorno 16 del mese successivo alla fine del trimestre. L’ente romano, per la gestione della tassa di soggiorno, ha istituito la piattaforma informatica GECOS, che permette di registrare in pochi passaggi gli ospiti e di calcolare correttamente la cifra da versare, con la possibilità di inserire le esenzioni spettanti. L’accesso al portale avviene tramite un’autenticazione certificata, che può essere effettuata con il sistema della pubblica amministrazione SPID, con la Carta d’Identità Elettronica (CIE) oppure con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Per quanto riguarda il versamento, una volta validata la comunicazione, il sistema genera in automatico un codice di pagamento, che consente di saldare la cifra mediante pagoPA. Hai l’obbligo di trasmettere la comunicazione riguardo la tassa di soggiorno anche se nel trimestre in questione hai deciso di non affittare il tuo appartamento vacanze. A fine anno è necessario inviare la rendicontazione annuale, da presentare entro il 30 gennaio successivo all’anno in cui sono avvenute le dichiarazioni. In caso di omesse dichiarazioni, mancati versamenti o pagamenti parziali, sono previste delle sanzioni, che vanno dal 30% al 200% dell’importo dovuto, a seconda della gravità della violazione.
Come deve muoversi un host?
La gestione della tassa di soggiorno è un impegno abbastanza gravoso per ogni host che possiede una struttura all’interno del Comune di Roma. Nonostante la riscossione non comporti alcun guadagno economico, le procedure da svolgere sono diverse ed eventuali errori potrebbero costare caro, sia dal punto di vista economico sia per quanto concerne la reputazione sui canali che si utilizzano per pubblicizzare una casa vacanze. Ecco qualche suggerimento per amministrare al meglio la tassa di soggiorno:
- Inserisci l’ammontare della tassa nelle descrizioni degli annunci sulle OTA, cercando di essere il più specifico possibile. Un malinteso potrebbe creare dei danni alla reputazione, fattore fondamentale se operi su un sito web di affitti vacanze come Airbnb, Booking e Holidu, che premiano gli host con le migliori recensioni attraverso un miglior posizionamento dell’annuncio
- Spiega ai potenziali interessati come funziona la tassa di soggiorno e per quanti giorni si paga, ovvero fino a un massimo di dieci giorni
- Stabilisci il metodo di pagamento accettato. Per venire incontro alle esigenze degli ospiti, accetta sia il contante sia i sistemi di pagamento digitali, anche attraverso le OTA, quando possibile
- Al momento del check-in, raccogli tutte le informazioni necessarie e accertati sull’effettivo diritto degli ospiti di usufruire delle esenzioni previste dal Comune di Roma Capitale
- Conserva una copia dei documenti relativi all’esenzione: potrebbe servirti in caso di controlli da parte delle autorità. In mancanza di documenti che attestino il diritto, fai firmare all’ospite un’autocertificazione, così da tutelarti in assenza dei requisiti previsti
- Rispetta le scadenze trimestrali per quanto riguarda la dichiarazione della tassa di soggiorno ed effettua il versamento nei tempi stabiliti, onde evitare di ricevere delle sanzioni. La dichiarazione va presentata a prescindere se hai avuto prenotazioni o meno
- Entro il 30 gennaio prepara la rendicontazione annuale
- Conserva tutte le ricevute in tuo possesso per un periodo minimo di cinque anni: potrebbero esserti richieste per verificare la regolarità dei versamenti.