Modulo di ricevuta per affitti a breve termine

Tutto quello che c'è da sapere su cos'è e come si compila

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Giugno 2025

Gli affitti a breve termine per ragioni turistiche sono considerati delle attività non imprenditoriali esercitate in modo occasionale da parte del proprietario di un immobile. Ciò non toglie che questa tipologia di affitto non sia disciplinata dal punto di vista fiscale. Se intendi affittare un appartamento vacanze per brevi periodi dell’anno, sicuramente ti sarai chiesto se sei obbligato a emettere una fattura o una ricevuta. In questa guida troverai tutte le risposte che cerchi, così da operare in modo corretto ai fini fiscali e nel rispetto dei tuoi ospiti.

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Per la locazione breve devo emettere una fattura o una ricevuta fiscale?

Nel caso degli affitti turistici devi limitarti a emettere una ricevuta fiscale, poiché le fatture vengono rilasciate esclusivamente da chi opera in modo professionale. Nella fattura, infatti, va indicata la partita IVA del professionista o dell’azienda, mentre per la ricevuta fiscale non occorre altro che il codice fiscale del titolare dell’attività. Per il resto i dati della fattura e della ricevuta sono del tutto simili:indirizzo dell’immobile, dati anagrafici di entrambe le parti e importo pagato per laffitto dell’appartamento.

È obbligatorio rilasciare la ricevuta fitto?

Il rilascio della ricevuta fiscale è obbligatorio solo se il pagamento avviene in contanti. Se sei attivo nel settore degli affitti turistici tramite i vari portali per affitti vacanze o se sei abituato a ricevere i pagamenti con modalità tracciate, come i bonifici bancari o PayPal, non devi rilasciare obbligatoriamente la ricevuta fiscale. L’ospite, tuttavia, ha il diritto di chiedere che venga emessa la ricevuta anche se ha effettuato il versamento con sistemi tracciabili, per cui tieniti pronto a rilasciare il documento, che può essere spedito anche in formato digitale via e-mail. Indipendentemente dal fatto che la ricevuta ti venga richiesta, è comunque una buona usanza quella di emetterla, poiché rappresenta una prova scritta in tuo possesso qualora dovessero verificarsi delle problematiche con l’ospite, nonché un buon sistema per facilitare la tenuta della contabilità.

Cosa succede se utilizzo un sito web vacanze?

Anche se ricorri al tuo sito web o ti affidi a una piattaforma OTA per affittare la casa vacanze, sei obbligato a rilasciare la ricevuta solo se il pagamento avviene in contanti oppure se te ne viene fatta esplicita richiesta da parte del locatore.

Devo apporre la marca da bollo su ricevute d’affitto?

Se hai scelto il regime ordinario, sei sottoposto all’obbligo di apporre una marca da bollo del valore di due euro solo se l’importo totale del soggiorno sia superiore a 77,47 euro, altrimenti è sufficiente una ricevuta d’affitto senza marca da bollo. Il costo della marca da bollo si intende a carico dell’ospite. È fondamentale che la data di stampa della marca da bollo sia antecedente a quella in cui viene emessa la ricevuta: qualora venga apposto un bollo su ricevute d’affitto con data successiva, si rischia il pagamento di una sanzione amministrativa che va da una a cinque volte l’importo del valore bollato. La marca va apposta esclusivamente sulla copia originale: nelle altre copie è sufficiente riportare la dicitura “marca da bollo assolta sulla copia originale”, indicando il numero progressivo della marca e apponendo una firma. I valori bollati sono facilmente acquistabili presso le tabaccherie oppure online sul sito dell’Agenzia delle Entrate: è buona norma, tuttavia, tenere sempre a portata di mano qualche marca da bollo pronta per l’uso, così da non rimanere sprovvisti quando è necessario utilizzarla. La marca da bollo non va apposta in caso di emissione di una ricevuta di affitto con cedolare secca, a prescindere dall’importo pagato.

Come compilare il modulo ricevuta affitto breve

Occorre compilare la ricevuta d’affitto inserendo tutti quei dati che contraddistinguono la transazione. Non importa il modo in cui operi per pubblicizzare la casa vacanze, ad esempio se utilizzi un portale affitti vacanze oppure il tuo sito web personale. La ricevuta va sempre redatta se il pagamento avviene in contanti o se l’ospite ne fa richiesta. Ecco i principali campi da inserire.

  • Numero progressivo del documento.
  • Dati anagrafici del conduttore e del locatore.
  • Codice fiscale di entrambe le parti.
  • Numero del documento di identità del locatore.
  • Indirizzo dell’immobile oggetto del soggiorno.
  • Periodo relativo alla locazione dell’immobile.
  • Importo totale del soggiorno.
  • Data di emissione della ricevuta di pagamento dell’affitto.
  • Metodo di pagamento utilizzato.
  • Firme di entrambe le parti.
  • Spazio per l’eventuale marca da bollo se operi con il regime ordinario.

Posso effettuare delle correzioni sulla ricevuta di affitto compilata?

Sulla ricevuta per affitto breve non puoi apportare alcun tipo di correzione. L’unico sistema per rettificare un errore consiste nell’emettere una nuova ricevuta con diverso numero progressivo e inserire nelle note che il documento è stato creato al fine di correggere una precedente ricevuta, indicando il numero di riferimento della stessa. Non è necessario inserire una nuova marca da bollo, a meno che il precedente importo fosse inferiore ai 77,47 euro e l’importo eventualmente aggiornato sia superiore alla suddetta cifra.

Fac-simile ricevuta affitto breve

Su Internet puoi trovare diversi modelli di ricevuta di affitto breve. Scaricare una ricevuta di affitto in PDF editabile o una ricevuta pagamento affitto in Word ti permette di evitare errori su quali campi includere e di risparmiare tempo prezioso, in quanto hai già a disposizione un modello impostato per rilasciare velocemente la ricevuta affitto breve. Un modello di ricevuta di affitto editabile rappresenta certamente il sistema più immediato e semplice per la gestione delle ricevute affitti brevi. In alternativa, hai la possibilità di acquistare online oppure presso dei negozi fisici dei blocchetti già precompilati, all’interno dei quali non devi far altro che inserire i dati relativi alla transazione, staccando la copia originale per l’ospite e tenendo la seconda copia per te, in modo tale da gestire agevolmente la contabilità dei vari pagamenti ricevuti.

Entro quanto tempo devo emettere la ricevuta affitto breve?

Hai 30 giorni di tempo dal momento del pagamento per emettere la ricevuta per l’affitto breve. Il documento deve essere conservato per 5 anni: allo scadere di tale periodo non sarà più necessario custodirlo poiché diventa non esigibile. 

Il contratto di locazione va registrato?

I contratti di affitto vanno obbligatoriamente registrati presso l’Agenzia delle Entrate solo nel caso in cui il periodo della locazione sia superiore ai 30 giorni, di conseguenza per gli affitti brevi non è richiesta la registrazione, poiché si tratta di affitti che prevedono un periodo massimo di 30 giorni. È buona norma, in ogni caso, redigere un contratto in cui vengono inserite le regole generali stabilite, nonché i dati dei contraenti e gli importi pattuiti. Tale contratto può essere allegato alla ricevuta del canone di locazione.

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