Come ottenere il certificato di prevenzione incendi per la tua casa vacanza
Scopri come ottenere, passo dopo passo, il certificato antincendio per la tua casa vacanze.

Maggio 2025
Il Certificato Prevenzione Incendi, noto anche come CPI, è un documento che attesta che un immobile sia conforme alle normative vigenti in materia di prevenzione degli incendi. Tale certificato non è obbligatorio in tutte le strutture ricettive ma può sicuramente fare la differenza, attestando che la casa vacanze sia in linea con i massimi standard di sicurezza. Scopri come ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi per la tua struttura.

Cos’è il CPI?
Il DPR 151/2011 ha introdotto ufficialmente il certificato in questione, il quale mira a garantire un elevato livello di sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro e in particolari strutture ricettive, stabilendo i sistemi di prevenzione, i tipi di protezione da adottare e le procedure da seguire per l’evacuazione delle persone. Quali requisiti deve avere una struttura ricettiva per accedere al CPI?
La legge impone la presenza di una serie di requisiti indispensabili per il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi:
- Materiali ignifughi impiegati per porte, pareti e soffitti
- In caso di presenza di più piani, è obbligatorio che le scale rispettino le normative antincendio
- Uscite di emergenza in numero congruo e facilmente accessibili
- Impianto elettrico a norma, con certificazione che non comporti alcun pericolo di incendio
- Estintori in ogni piano e ogni 100 metri calpestabili di pavimento, omologati secondo gli ultimi standard. Gli estintori devono essere segnalati agli ospiti ed essere posizionati in luoghi dell’abitazione facilmente accessibili
- Presenza dell’allarme antincendio
- Dichiarazione di conformità degli impianti rilasciata dal personale che si è occupato dell’installazione o della verifica
- Per alcune strutture potrebbe essere richiesto un progetto antincendio sviluppato da un tecnico abilitato
Cosa stabilisce il Codice di Prevenzione Incendi?
Nel 2015 è stato introdotto il Codice Prevenzione Incendi, il quale ha lo scopo di racchiudere tutte le norme da rispettare per essere in regola con la sicurezza antincendio. Nel codice vengono segnalati i tipi di rischio legati al genere di attività e i requisiti minimi che devono possedere le strutture in ambito di resistenza al fuoco e di sicurezza degli impianti tecnologici. Inoltre, il codice detta le linee guida da adottare per la gestione dell’incendio, spiegando le procedure per controllare in sicurezza l’esodo delle persone. Gli obiettivi del codice sono diversi:
- Ridurre le possibilità che si verifichi un incendio, attraverso la verifica e la manutenzione della struttura e degli impianti
- Portare a conoscenza in quali zone vanno inseriti i materiali ignifughi per limitare la propagazione del fuoco
- Consentire di agire in anticipo grazie alla presenza di sistemi di rilevazione
- Procedere con un rapido spegnimento delle fiamme mediante degli appositi strumenti, come gli estintori
- Prevedere dei piani e delle vie di fuga per l’evacuazione in sicurezza delle persone
Quali strutture ricettive sono obbligate a richiedere il certificato?
Sebbene sia consigliato possedere il CPI a prescindere dalle normative, i soggetti che sono obbligati a richiedere il certificato sono:
- Gestori di strutture ricettive, comprese le case vacanza, che dispongano di un minimo di 25 posti letto
- Immobili ad uso turistico che per loro natura presentano degli elevati rischi di incendio
- Strutture che possiedono impianti tecnici ad alto rischio di incendio, come la presenza di caldaie dalla potenza minima di 35 kW.
Quali sono gli step per ottenere il CPI?
Per il rilascio del Certificato Prevenzione Incendi devi completare diversi passaggi e far visionare la documentazione sia a dei tecnici specializzati sia ai Vigili del Fuoco:
- Il primo passo consiste nel rivolgersi a un tecnico abilitato, il quale valuterà se l’immobile è effettivamente idoneo per ottenere il certificato. In caso di mancanza di alcuni requisiti, il tecnico suggerirà quali accorgimenti debba prendere l’host per far sì che la struttura diventi conforme alle normative.
- In base alla situazione, potrebbe essere necessario redigere un progetto antincendio, in cui vengono segnalate tutte le misure adottate dall’host per risultare in regola con il DPR
- Presentazione della SCIA Antincendio, nella quale devono essere contenuti: la dichiarazione di conformità degli impianti; l’autocertificazione da parte dell’host, il quale dichiara che la struttura opera del rispetto delle norme antincendio; l’eventuale progetto redatto dal professionista
- Ispezione da parte dei Vigili del Fuoco, i quali prima del rilascio del certificato, effettuano un sopralluogo per verificare la conformità della struttura ricettiva. In caso di rispetto dei requisiti, i Vigili del Fuoco rilasciano immediatamente una ricevuta attestante l’idoneità dell’edificio; In presenza di irregolarità, gli ispettori forniscono al gestore della struttura dei consigli su come procedere per rendere l’immobile conforme alla normativa
Quanto dura il CPI?
Il Certificato Prevenzione Incendi ha una durata variabile che va dai 5 ai 10 anni, a seconda del tipo di impianto in possesso della struttura. Per il rinnovo del certificato è sufficiente presentare ai Vigili del Fuoco una dichiarazione in cui si attesta che l’edificio non abbia subito alcun tipo di variazione relativa agli impianti e alla struttura. Qualora siano state apportate modifiche sarà necessario chiedere un nuovo CPI.
Quanto tempo occorre per il rilascio del certificato?
Se per affittare appartamento vacanze devi essere necessariamente dotato del CPI, muoviti con largo anticipo. Tra l’intervento del professionista e il rilascio del certificato potrebbero, infatti, trascorrere alcuni mesi, specie se devi effettuare delle modifiche strutturali o agli impianti. Una volta ottenuta l’approvazione da parte dei Vigili del Fuoco, il CPI verrà rilasciato entro 15 giorni.
Sono previste delle sanzioni in caso di non conformità?
La legge stabilisce delle pesanti sanzioni per chi opera senza il possesso del CPI o non rispettando le normative:
- Sanzioni pecuniarie che variano dai 1.000 ai 10.000 euro
- Chiusura dell’attività da parte dei Vigili del Fuoco in presenza di gravi irregolarità
- Responsabilità, sia a livello civile sia a livello penale, a carico dell’host in caso di danni a persone o cose
Quali sono i vantaggi per gli host di avere il CPI?
Se per alcune categorie di case vacanze è un obbligo, per le altre l’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi rappresenta un valore aggiunto per l’attività. Ecco i principali vantaggi:
- Garantire agli ospiti un elevato livello di sicurezza
- Fare presa sui viaggiatori più esigenti per pubblicizzare casa vacanze, incrementando notevolmente le chance di ricevere prenotazioni
- Poter dichiarare nel tuo sito web per affitti vacanze che la struttura dispone del certificato e che, di conseguenza, risulta in regola con le normative antincendio
- Possibile riduzione dei costi assicurativi per quanto riguarda le polizze sugli incendi, nonché più facilità nell’ottenimento della copertura
- Minore possibilità che l’immobile possa rischiare un incendio
- Maggiore soddisfazione degli ospiti e, di conseguenza, maggiori probabilità di ottenere una recensione positiva nel portale per affitti vacanze, con relativo miglioramento della reputazione come host
- Pieno controllo della situazione qualora si verificasse un incendio