Le Baleari propongono di aumentare l'ecotassa

Scopri quale impatto le nuove modifiche possono avere sulla tua attività come host di affitti brevi.

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Giugno 2025

Le Isole Baleari sono una delle destinazioni turistiche più gettonate d’Europa, amate per la loro bellezza paesaggistica, per il divertimento e per le meravigliose spiagge. Per cercare di mantenere alto il livello qualitativo dei servizi offerti e per rispettare il più possibile l’ambiente, nel 2016 il governo delle Baleari ha introdotto l’Impuesto del Turismo Sostenible, ovvero un’ecotassa a carico dei turisti, che ha lo scopo di generare dei fondi da investire in progetti strutturali e ambientali, con tariffe che variano da un euro a quattro euro a seconda del tipo di struttura in cui si alloggia. Recentemente, il governo ha proposto un aumento dell’ecotassa Baleari, che ha creato diverse polemiche tra gli host, e altre limitazioni al turismo di massa. Vediamo quali sono i motivi della proposta e i requisiti legali per un affitto vacanze alle Baleari.

Come funziona l’ecotassa delle Baleari

L’imposta colpisce tutti i turisti che soggiornano nell’arcipelago spagnolo. L’ecotassa si applica alle persone a partire dai 16 anni di età e si differenzia in base alla struttura. Per i soggiorni superiori alle otto notti si applica una riduzione del 50% a partire dalla nona notte. Alle tariffe va aggiunta l’IVA al 10%.

  • Ostelli: 1 euro al giorno.
  • Appartamenti e hotel classificati fino a tre stelle: 2 euro al giorno.
  • Appartamenti e hotel con classificazione di tre stelle superior: 3 euro al giorno.
  • Appartamenti e hotel a partire dalle quattro stelle: 4 euro al giorno.

A quanto ammonterà l’aumento

Il costo dell’ecotassa alle Baleari potrebbe aumentare del 50% a prescindere dalla struttura ricettiva in cui si soggiorna. Probabilmente, l’applicazione della tassa sarà attivata esclusivamente nei periodi di alta stagione, come ad esempio nei mesi di luglio e agosto. Inoltre, il governo ha proposto l’abolizione dell’attuale sconto del 50% a favore di coloro che si fermano alle Baleari per oltre otto giorni. 

I motivi dell’aumento

Le Baleari, da Ibiza a Formentera, da Maiorca a Minorca, sono visitate ogni anno da oltre 15 milioni di turisti, soprattutto nel periodo estivo, rendendo molto complicata la gestione degli afflussi rispetto alle risorse disponibili. Ecco alcune delle ragioni che hanno portato il governo a pensare di alzare le tasse di affitto vacanze alle Isole Baleari:

  • Eccessivo consumo di risorse naturali: Il consumo di acqua è aumentato a dismisura negli ultimi anni, mettendo sotto stress le riserve idriche dell’arcipelago
  • Sovraffollamento: Il numero di turisti che frequentano le Baleari è superiore di oltre dieci volte rispetto ai residenti. Ciò causa problemi negli spostamenti dei cittadini e nel funzionamento dei servizi alla comunità
  • Scarsa presenza di alloggi in affitto: Una buona percentuale di case è ormai destinata agli affitti brevi. La possibilità di utilizzare un portale di affitto per vacanze come Airbnb o Booking, offre l’opportunità ai proprietari di incassare cifre maggiori e di avere la disponibilità della casa quando desiderano. Ciò ha portato alle stelle i prezzi delle case in affitto a lungo termine, svantaggiando i residenti
  • Impatto ambientale: Le Baleari, in particolare Formentera, sono molto attente alla protezione del territorio naturale. L’aumento di hotel e di strutture dedicate ai turisti ha portato a un’eccessiva cementificazione, riducendo le aree verdi e minacciando la biodiversità. Inoltre, lo smaltimento dei rifiuti diventa esponenzialmente più complicato durante l’alta stagione. 

Cosa cambierebbe con l’aumento

Il governo mira a rendere più sostenibile la vita dei residenti. Aumentare il costo dell’ecotassa Baleari potrebbe portare a una riduzione del flusso turistico nei periodi più inflazionati, quando l’arcipelago spagnolo è sottoposto a maggiore stress. Inoltre, si garantirebbero maggiori entrate per ogni turista ospitato, entrate che passerebbero dagli attuali 120 milioni di euro a 180 milioni di euro. Questo permetterebbe di destinare più risorse economiche all’adeguamento dei servizi e al supporto ai residenti per trovare affitti a prezzi più abbordabili.  

Le critiche all’aumento

Se l’aumento dell’ecotassa alle Baleari è giustificato dalla volontà di migliorare la qualità della vita dei residenti, di contro, gli imprenditori, che hanno investito nelle strutture turistiche, non vedono l’iniziativa di buon occhio. Riportando un esempio relativo all’alta stagione, una famiglia di quattro persone andrebbe a pagare circa 170 euro in più per una settimana di vacanze, cifra che sommata agli altri costi potrebbe spingere i potenziali interessati a cambiare destinazione, scegliendo località più economiche come la Turchia, l’Albania e la Grecia. Altre critiche vengono mosse alla gestione dei fondi, che secondo alcuni imprenditori e residenti non è mai stata particolarmente trasparente. Sembrerebbe, infatti, che non tutti i fondi ricavati dall’Impuesto del Turismo Sostenible vengano effettivamente utilizzati per progetti ecologici e di sostenibilità ambientale.

Quali requisiti devo avere per affittare la mia casa per le vacanze alle Baleari?

Gli host che intendono affittare un appartamento per vacanze alle Baleari devono rispettare diversi requisiti per esercitare l’attività nel rispetto della legge, tra cui:

  • Aver ottenuto la licenza turistica, indispensabile anche per promuovere l’appartamento su un sito web di affitto per vacanze. Alcuni tipi di licenza hanno una durata di 5 anni, al termine dei quali vanno rinnovate per continuare a svolgere l’attività
  • Essere in possesso del certificato di abitabilità, che attesti che l’abitazione risponda ai requisiti minimi di conformità
  • Classificazione energetica dell’edificio non inferiore alle Classe F per gli edifici costruiti prima del 31 dicembre 2017 e alla Classe D per gli edifici costruiti successivamente
  • Limite del numero di posti letto in base a quanto stabilito dal certificato di abitabilità.

Consigli per rendere sostenibile una casa vacanze

Tenuto conto dei problemi connessi al turismo su queste isole, se sei un host puoi comunque cercare di rendere la tua attività meno impattante trasformando il tuo appartamento in un ambiente sostenibile. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Utilizzo di fonti  rinnovabili per migliorare l’efficienza energetica dell’immobile, dai pannelli fotovoltaici alle semplici luci solari, che consentono di ottenere energia pulita gratuitamente
  • Riduzione del consumo idrico attraverso l’impiego di rubinetti a basso flusso e di elettrodomestici dall’alta efficienza
  • Predisposizione di bidoni per la raccolta differenziata, in modo da invogliare gli ospiti a smaltire correttamente i rifiuti. È consigliato, inoltre, affiggere un foglio con le istruzioni per procedere con lo smaltimento
  • Preferire i prodotti usa e getta compostabili, come ad esempio i piatti e i bicchieri realizzati senza fare ricorso alla plastica
  • Mettere a disposizione dei clienti delle biciclette, con l’obiettivo di favorire una mobilità sostenibile 
  • Arredare la casa con materiali riciclati oppure sostenibili. Tra i più comuni vanno citati il legno certificato FSC e i tessuti come il cotone. Puoi, inoltre, preferire i mobili artigianali a quelli industriali, oppure acquistare elementi di seconda mano
  • Offrire una colazione a base di prodotti biologici a chilometro zero, molto apprezzati da coloro che hanno a cuore l’ambiente, la promozione del cibo genuino e la propria salute.

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