Case vacanze e appartamenti a Fonte Nuova

Fonte nuova è la meta ideale per chi intende coniugare la tranquillità offerta da un'interessante cittadina, immersa in un contesto naturalistico affascinante, con gli stimoli di un ricco patrimonio storico-culturale. La possibilità di soggiornare in splendide ville renderà la vostra permanenza ancora più indimenticabile.

Nella Bassa Sabina, lambita dal Pratolungo, piccolo affluente dell'Aniene, lungo la via Nomentana, principale strada di accesso alla capitale, sorge Fonte Nuova. Nonostante la crescente trasformazione dei terreni agricoli in aree edificabili, il territorio conserva al suo interno un patrimonio archeologico e naturalistico.

Fonte Nuova sorge sulle rovine dell'antica Nomentum, antica città della Lega Latina, molto amata per il suo clima mite, tanto che il poeta classico Ovidio, l'aveva scelta come località ideale per produrvi il suo vino. Nel 799 Fonte Nuova fu anche il luogo scelto da Carlo Re dei Franchi e dal Papa per concordare la nascita del futuro Sacro Romano Impero. Più tardi, nel 1867 questo territorio fu scenario di battaglia, in quanto qui si scontrarono i volontari garibaldini e le truppe francesi - pontificie. Ma questo comune non è rinomato soltanto per gli eventi storici che vi si sono succeduti. Anche da un punto di vista naturalistico, infatti, si tratta di un'area importantissima, in quanto zona di transizione bioclimatica e ambientale, per cui vi si ritrova un sistema ecologico con differenti specie faunistiche e floristiche.

Si tratta di un castello fortificato che risale al 1200. Prende il nome dal monastero di S. Antonio che ne entrò in possesso nel XVII secolo. Il Casale è circondato da un ampio recinto in selce, tufelli e mattoni con contrafforti esterni. Al centro si erge una imponente torre quadrata che risale al XIII secolo. Le finestre sono decorate con cornici marmoree e vi sono delle feritoie, le quali segnano i punti dove i difensori scagliavano le frecce.

Esso è costituito da un corpo centrale, ovvero una base di torre di circa sei metri, costruita in blocchetti di tufo. Accanto, congiunta alla torre, vi è un'altra costruzione in tufelli.

Essa risale all'incirca all'anno 1350 e serviva per tenere sotto controllo la via Conca. La tradizione racconta di una lupa che, unitamente ai suoi cuccioli, si rifugiò nella torre al fine di ripararsi dal freddo di un inverno particolarmente gelido. Da questo evento avrebbe preso origine la denominazione della torre.

Le Tombe rupestri di Quarto Conca risalgono alla protostoria (fine VIII-inizi VII-VI secolo a.C.). Si tratta di 2 tombe, a camera, affiancate. Esse sono scavate nel tufo e a tratti, nell'interno, si possono scorgere le tracce lasciate dalle picconate in fase di realizzazione.