Case vacanze e appartamenti a Chiavari
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Case vacanza a Chiavari
Chiavari presenta appartamenti e villette adatti a diverse tipologie di ospiti. Gli alloggi sono dotati di ogni tipo di comodità e spesso comprendono un comodo parcheggio. In molti appartamenti sono accettati animali domestici e alcuni sono attrezzati per essere comodamente utilizzati anche da portatori di disabilità.
Le case vacanza a Chiavari, nell’entroterra o lungo la costa, sono pensate per permettere a tutti di trovare la sistemazione più adatta alle proprie esigenze. Da comode stanze con cucina fino a grandi ville con piscina, dai bilocali alle dimore storiche con più camere, con terrazze sul mare o giardino con barbecue, conquisteranno anche l’ospite più esigente.

Vacanza a Chiavari
Ubicazione e orientamento
Chiavari, in provincia di Genova, è uno dei principali comuni del Golfo del Tigullio, una porzione della Riviera Ligure di Levante che si estende dalla Punta di Portofino a Punta Manara.
Le spiagge di Chiavari sono sia libere sia attrezzate e sono adatte anche ai più piccoli grazie alla barriera di scogli che permette all’acqua di essere sempre calma. La passeggiata sul lungomare è bellissima in tutte le stagioni e ospita numerosi locali, bar e gelaterie.

Viaggiatori e attività connesse
Chi soggiorna a Chiavari può recarsi alla scoperta di luoghi dove il mare e la natura creano paesaggi meravigliosi. A meno di mezz’ora di auto si trovano, infatti, Sestri Levante, con le splendide e suggestive Baia del Silenzio e Baia delle Favole, oppure Moneglia e Deiva Marina con la loro bellissime spiagge di sabbia bianca. Allo stesso modo, da Chiavari si possono facilmente raggiungere, via terra o via mare, luoghi rinomati e spettacolari come Rapallo, Portofino, Santa Margherita Ligure e le Cinque Terre.
L’entroterra chiavarese è costituito da alcune vallate con borghi di notevole interesse storico e naturalistico. Santo Stefano d’Aveto, con il Castello Malaspina del XIII secolo, le piste da sci e gli itinerari tra i boschi, San Salvatore di Cogorno con la Basilica dei Fieschi, oppure Ne con le miniere di manganese, sono solo alcune delle perle della zona.
Visitare Chiavari vuol dire entrare in contatto sia con le creazioni di lino lavorate a Macramè sia con la Sedia Chiavarina che, nata all’inizio dell’800, è un’icona di eleganza e funzionalità e che ebbe tra i suoi estimatori anche lo scultore Antonio Canova. A Lorsica, una delle località della val Fontanabuona, oltre all’ardesia si lavora il Damasco, mentre a Zoagli regnano sete e velluti. Le valli chiavaresi sono anche scrigni di golosità, come i Corzetti (pasta fresca a forma di medaglione con decorazioni impresse con stampi di legno), l’olio della val Petronio, il lardo di Castiglione Chiavarese o i formaggi della Val D’Aveto.
Chiavari è citata da Dante nella Divina Commedia: nel Canto XIX del Purgatorio, incontra l’anima di Papa Adriano IV che descrive <a href="/casa-vacanze/italia/lavagna">Lavagna</a>, la città dove nacque, dicendo “Intra Siestri e Chiaveri s’adima una fiumana bella”. La fiumana bella è il fiume Entella, confine naturale tra le due cittadine.
Top 4 consigli di viaggio
Il centro storico della città, formato da edifici medievali, è caratterizzato dai portici che affiancano sia l’arteria principale, conosciuta come Caruggio Dritto, risalente alla seconda metà del XIV secolo, sia le vie adiacenti. I palazzi sono decorati in stile genovese mentre i portici, costruiti con materiali di risulta e con capitelli tutti diversi tra loro, avevano la particolarità di delimitare una proprietà (se quadrati) o servire da supporto strutturale (se rotondi). I tanti negozi sotto i portici, spesso affrescati e con decorazioni originali, ospitano diverse tipologie di merci e antiche tradizioni come i venditori di farinata.
Si tratta di un palazzo del 1400, in stile gotico, situato ai piedi del Castello di Chiavari e delle mura medievali. Il suo nome deriva dal particolare colore scuro dei portici e conserva ancora la facciata con fasce alterne di marmo bianco e ardesia nera.
Il Palazzo Rocca fu costruito all’inizio del 1600 su progetto dell’architetto Bartolomeo Bianco per volere dei marchesi Costaguta. Il giardino originario fu trasformato nell’attuale parco botanico all’inizio del 1900, mentre la struttura è sede del museo archeologico (con i reperti rinvenuti nella necropoli chiavarese e in altri scavi del Tigullio) e della Galleria Civica, che comprende importanti opere di scuola genovese, fiamminga e spagnola tra cui una notevole Natura Morta di Jan Roos e La carità di San Lorenzo di Bernardo Strozzi.
Questo teatro è un vero gioiello di architettura. Costruito alla fine degli anni Venti con funzione di sala teatrale e cinematografica, ha un apparato decorativo – perfettamente conservato insieme agli arredi originari - che intreccia forme neoclassiche e liberty, dorature e stucchi, pavimenti alla genovese in graniglia policroma e marmi. L’equilibrio tra le strutture teatrali (i palchi come nel teatro all’italiana) e cinematografiche (le cavee) è veramente interessante e riporta allo stile eclettico tipico del periodo.