B&B e Pensioni ad Abbadia San Salvatore

Pensi di andare in vacanza ad Abbadia San Salvatore e vuoi sapere dove trovare i migliori B&B e le migliori pensioni? Puoi scegliere se pernottare a pochi metri dal centro città, in un B&B fornito di ogni comfort, oppure optare per B&B o una Pensione immersi nella campagna, come ai Bagni di San Filippo, a Piancastagnaio, a Campiglia d’Orcia, Vivo d’Orcia e Radicofani, tutte destinazioni a distanza di camminata l’una dall’altra (se ti piace camminare, altrimenti a pochi minuti d’auto), ammirando il panorama mozzafiato delle valli e dei monti circostanti.

Abbadia San Salvatore offre pensioni e B&B dotate di terrazze con vista sulla valle circostante, giardini e piscine da sfruttare per un completo relax estivo, oppure idromassaggio in camera se visiti la zona in inverno. Molti B&B e pensioni offrono l’opzione cancellazione gratuita, e internet è un servizio offerto da tutti, anche se cerchi una sistemazione più attenta al portafoglio. Le camere sono tutte spaziose, arredate con gusto fino nei dettagli e offrono la privacy necessaria per qualche giorno lontano dal trambusto, e per immergerti nell’oasi montana offerta da questa destinazione.

Ad Abbadia San Salvatore trovi un paradiso della natura e l’estate ha giornate miti e adatte farti assaporare passeggiate alla scoperta della Peschiera di Santa Flora, antico giardino degli Sforza ricco di magnolie, cipressi, olmi, castagni, pini, faggi, piscine artificiali e centinaia di fiori che sbocciano a intervalli diversi; oppure puoi andare in montagna (con l’auto se non ti senti in vena di scarpinare) per sederti ad ammirare il mondo dai più di 1700 mt/slm offerti dalle vette del Monte Amiata. La vetta è raggiungibile in funivia, a piedi, o in auto; anche di notte: rilassati sotto un tetto di stelle pronte per essere colte.

Dal medioevo a oggi la storia ha dipinto le strade di Abbadia San Salvatore lasciandoci innumerevoli gemme: la Chiesa della Madonna della Neve, il cui restauro ha messo in risalto un’antica strada usata dai ceramisti e visibile grazie al pavimento di vetro è una delle tante. Oppure la Rocca di Campigliola, antico forte di avvistamento sullo sperone roccioso che sovrasta il paese di Campiglia d’Orcia e si vanta della sua esistenza da più di dieci secoli. O l’Abbazia, che dà il nome al paese, una tra le gemme meglio conservate dal tempo di tutta Europa.

Non puoi andare ad Abbadia San Salvatore senza vedere la famosa Balena Bianca, ovvero i bagni liberi sul fiume Fosso Bianco chiamati così per l’incredibile formazione calcarea che ricorda la balena di Melville. Non ti accontentare di quello che vedi dalla strada, segui il fiume fino alla cascata e immergiti nelle sue piscine sotto lo sguardo benevolo della Balena.

Ogni luogo ha le sue specialità culinarie e Abbadia San Salvatore non è da meno offrendoci una ricetta invariata agli inizi del ‘900. La Ricciolina ti inebrierà di pasta frolla, cioccolata e meringa con aggiunta libera di frutta secca tipica del luogo. Quale miglior modo di iniziare, o finire, un fine settimana romantico!

Poche cose possono impressionare come scendere al centro della terra. La miniera di cinabro usato per il mercurio è stata la fonte di sostentamento di Abbadia San Salvatore per quasi un secolo e non si può lasciare il luogo senza immergersi dentro le sue terre. Un ex minatore ti farà da cicerone e mentore mentre attraverserai le viscere della terra.

Con le ciaspole o con le scarpe da trekking: in ogni stagione la cima offre una vista mozzafiato, ancor di più quando vedrai come il lavoro dell’uomo si è amalgamato nei secoli con quello della natura: la Croce di 22 metri voluta da Papa Leone XIII e la Madonna degli Scout eretta sulle ultime colate laviche del vecchio vulcano fanno del Monte Amiata un’escursione romantica da non perdere.

L’abbazia, che da il nome al paese, ti affascinerà con i suoi tesori sacri: la fedele copia dell’unica Bibbia rimasta è stata riconsegnata nell’anno 2000 dopo essere stata messa in salvo dal tempo; il Cofanetto Scoto-Irlandese di cui non si conoscono le origini ma che risale a un periodo tra il VI e il VIII secolo, contenente le reliquie di S. Colombano; la Casula di San Marco Papa che, si dice, sia stata tessuta nientemeno cha a Bisanzio, in Iran, tra il VII e il IX secolo, così come l’intero capo - probabilmente solo lo scheletro ormai - del suddetto Santo.

Abbadia San Salvatore è infatti chiamata la Città delle Fiaccole per le incredibili pire di Natale che alte fino a sette metri vengono innalzate e impilate da mani esperte per essere poi bruciate in un enorme fuoco che dura tutta notte. La Notte delle Fiaccole avviene la sera della Vigilia di Natale e con qualsiasi tempo: vestiti bene!

La Castellina è descritta come il nucleo più antico del paese ed è costruito interamente con le rocce di origine vulcanica raccolte in loco; la leggenda dice che sia il primo centro da cui poi si è sviluppato l’intero paese, costruito anch’esso, in seguito, con parti di rocce vulcaniche. La Castellina si raggiunge a piedi attraverso la “Porta del castello” che si raggiunge una volta entrati nel centro storico del paese.