Agriturismi a Quartu Sant’Elena

Gli agriturismi di Quartu Sant’Elena si trovano in zone tranquille e silenziose, tra le vie del quartiere che portano al mare. Le strutture hanno un aspetto semplice, contraddistinto da facciate dai colori caldi, come giallo e ocra, persiane in legno alle finestre e un tetto spiovente con le tegole color mattone. Intorno agli agriturismi si estende una bella zona verde che contribuisce a creare un ambiente naturale rilassante, in cui passeggiare all’aria aperta. Gli interni sono arredati con gusto ed è evidente la recente ristrutturazione che ha conferito alle stanze uno stile moderno e contemporaneo. Anche le rifiniture sono di pregio e contribuiscono ad enfatizzare l’eleganza dell’agriturismo.

A Quartu Sant’Elena troverai agriturismi adatti a ospitare coppie o famiglie con bambini, per via degli spazi accoglienti e confortevoli e della possibilità di scegliere strutture con quattro o sei posti letto. La cucina è ben attrezzata per preparare pranzi e cene anche in vacanza per poi sedersi nella veranda esterna dove si trovano dei comodi mobili da giardino. L’elemento principale degli agriturismi è però rappresentato dal giardino, ideale per prendere il sole e rilassarsi all’ombra degli alberi da frutto che lo caratterizzano. Inoltre, ai piani superiori è presente un ampio balcone dove potrai iniziare la giornata con una bella colazione all’aperto o semplicemente ammirare la vista che ti permetterà di scorgere il mare in lontananza.

Nella zona di Quartu Sant’Elena si estende il Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline che è diventata in pochi anni una spettacolare area naturalistica riqualificata e aperta al pubblico per far scoprire a tutti il suo ampio patrimonio di flora e fauna. I suoi 1600 ettari di superficie riservano delle vere sorprese, come la compresenza di acqua dolce e salata e zone aride come la piana di Is Arenas. I bacini di acqua salata nascono dalle zone utilizzate in passato dalle Saline di Stato della Città di Cagliari, mentre gli stagni di Bellarosa e Perdalonga sono le aree in cui prevale l’acqua dolce. Il parco è particolarmente rilevante per essere diventato negli ultimi anni il principale sito del Mar Mediterraneo per la nidificazione dei fenicotteri rosa. Per questo, è possibile praticare lunghe sessioni di birdwatching per osservare fenicotteri, aironi, garzette, cicogne e tante altre specie che qui trovano il loro ambiente ideale per nidificare.

Scegli di partire con destinazione Quartu Sant’Elena se sei in cerca di un luogo dalle spiagge paradisiache che ti faranno innamorare sin dal primo sguardo. La città è uno scrigno di lidi incantevoli che spesso rimangono fuori dalle rotte turistiche più conosciute: per esempio, c’è la Spiaggia del Margine Rosso, caratterizzata da una spettacolare distesa di sabbia bianca che brilla sotto il sole, o ancora la Spiaggia di Sant’Andrea, sede del club velico, in cui il mare è trasparente e cristallino come in una cartolina. Il lido però più famoso è probabilmente il Poetto che si contraddistingue per la sua ampiezza e il suo arenile di sabbia chiara e fine. In questo punto del litorale è possibile trascorrere le giornate in spiaggia fino al tramonto e godersi al massimo questo splendido mare, inoltre proprio nella zona del Poetto quartese sorge anche un’antica torre di avvistamento eretta durante la dominazione spagnola sull’isola.

Quartu Sant’Elena custodisce anche alcuni siti di grande importanza archeologica. È per esempio il caso del Nuraghe Diana, un’imponente struttura risalente all’età del bronzo e posta su una collina rialzata rispetto al mare. Il nuraghe presenta una torre principale insieme ad altre due torri più piccole che si collegano alla prima tramite una cortina muraria in pietra.

Nell’omonima contrada di Quartu Sant’Elena sorge la Chiesa di Sant’Andrea, un edificio davvero peculiare per il suo stile gotico-catalano che testimonia l’influenza spagnola su questo territorio. L’interno risulta piuttosto sobrio con statue raffiguranti alcuni santi e un pulpito ligneo del XVI secolo.

A Quartu Sant’Elena vengono mantenute in vita le tradizioni del territorio e uno dei luoghi dedicati a questa attività è proprio il Museo Etnografico Il Ciclo della Vita. Qui infatti vengono custoditi numerosi reperti legati alla cultura sarda come strumenti agricoli, icone sacra, reliquiari ed oggetti di uso domestico. Dal 1998, anno di inaugurazione del museo, il Ciclo della Vita è diventato un punto di riferimento per la tutela della tradizione agro-pastorale del luogo e quindi è assolutamente da non perdere.

A metà maggio si svolge l’iniziativa culturale “Monumenti Aperti” che promuove la visita gratuita dei beni culturali sparsi sul territorio comunale e che normalmente sono chiusi al pubblico. Per l’occasione è possibile infatti visitare la Casa Mandicu-Serra, una delle antiche abitazioni realizzate in ladiri, ovvero mattoni di fango e paglia usati in passato per costruire gli edifici del territorio.

Uno dei prodotti più tipici di Quartu Sant’Elena è il pane coccoi, una tipologia tradizionale di pane a pasta dura, caratterizzata da un crosta croccante e dorata e una mollica molto compatta. Inoltre, le forme sono molto particolari che ricordano una sorta di corni realizzati con lo strumento della Sa Serretta.

La Sciampitta è ormai diventato un appuntamento fisso a Quartu Sant’Elena. Si tratta di un evento che attira in città numerosi appassionati e amanti della buona musica, dato che si tratta di un festival di gruppi folk che qui si ritrovano in un clima di festa e allegria. Tantissimi sono i concerti che si susseguono nelle piazze del paese per far ballare grandi e piccini.

Questo tratto di costa di Quartu Sant’Elena è stato molto frequentato durante la Seconda Guerra Mondiale come luogo di sbarco e di riparo. A testimonianza di ciò, sulla costa che contorna la Baia Azzura si possono visitare ancora oggi numerosi bunker, tunnel sotterranei e fortini risalenti agli anni ’40 del secolo scorso.